Mutui, pubblicato il report mensile del Crif: le richieste di prestiti per l'acquisto della casa sono in ripresa a settembre (+ 7,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno), ma guardano ai primi 9 mesi del 2013 si registra ancora un trend negativo (- 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2012).
Numeri sui mutui quindi, come sempre da interpretare: bene la ripresa della domanda a settembre con un buon 7,3%, che fa registrare un aumento di istruttorie aperte per il terzo mese consecutivo, ma ancora negativo il trend su base annuale, con un -6,2% che di fatto non sorprende visto che i numeri si sono praticamente dimezzati rispetto agli anni scorsi.
Sono però risultati incoraggianti secondo Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di Crif, che commenta così i dati: "Nello scorso mese di luglio avevamo rilevato con una certa sorpresa l'inaspettato ritorno al segno positivo per la richiesta di mutui da parte delle famiglie dopo due anni e mezzo di una crisi che non sembrava avere fine. Oggi, al terzo segno positivo consecutivo sembrano consolidarsi i segnali di ripresa, che portano il dato aggregato relativo al 3° trimestre dell'anno a segnare un incoraggiante +4,3% rispetto al corrispondente periodo del 2012".
Insomma le famiglie italiane sembrano tornare ad aver fiducia nei mercati e provano a chiedere mutui alle banche per l'acquisto della casa, forse anche forti dell'impegno dichiarato dal governo di sostenere le situazioni di difficoltà con appositi Fondi per i mutui. Interessanti comunque anche altri dati pubblicati dal Crif: vediamoli nel dettaglio.
L'importo medio dei mutui richiesti dagli italiani nei primi 9 mesi del 2013 è stato pari a 127.685 euro, un netto calo quindi rispetto ai 131.576 euro dello stesso periodo del 2012. La fascia di importo più gettonata si conferma quella fra i 100.000 e i 150.000 euro, ma sono in crescita le domande di prestito fino a un tetto di 75.000 euro (dal 24,70% al 26,7% del totale delle richieste).
Per quanto riguarda l'età dei richiedenti rimane in testa la fascia compresa fra i 35 e i 44 anni (34,1% del totale), mentre solo il 28,9% delle domande di mutui avviene da giovani con età compresa fra i 25 e i 34 anni. La durata dei mutui più richiesta invece rimane quella fra i 25 e i 30 anni. "Anche se negli ultimi anni solamente un terzo delle compravendite è stato sostenuto dall'accensione di un mutuo - spiega ancora Simone Capecchi - il ricorso al credito rimane fondamentale per finanziare gli investimenti immobiliari da parte delle famiglie. Per poter fare fronte ai propri debiti senza eccessivi affanni va però strettamente collegato all'equilibrio economico-finanziario complessivo delle famiglie e alla certezza delle entrate".