Per ogni 100 euro che entrano nelle casse delle famiglie, quasi 60 vanno in fumo per i capitoli di spesa legati all'abitazione, alle utenze ed alla vettura. Ad affermarlo è la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, riferendosi nello specifico alle rate dei mutui, all'Rc auto, alla benzina ed alle bollette di luce e gas.
Sono tutte spese obbligate che tendono a lievitare e che, in un contesto caratterizzato da redditi in calo, portano oramai sempre più famiglie a stringere la cinghia anche a tavola. In merito non è d'aiuto neanche l'attuale livello del carovita che, con un'inflazione all'1,1%, è sui minimi degli ultimi tre anni in accordo con le ultimissime rilevazioni fornite dall'Istituto Nazionale di Statistica (Istat).
Certo, un'inflazione bassa è un bene ma c'è da dire che la causa è da spiegarsi proprio con la drastica riduzione dei consumi da parte delle famiglie. In merito la Cia ha messo in risalto come nei primi sei mesi del corrente anno la spesa alimentare in Italia sia scesa del 3,4% proprio perché si restringe sempre di più il valore relativo alla differenza tra il reddito disponibile e l'insieme dei costi fissi da sostenere in famiglia.
Di certo in questi anni di crisi finanziaria ed economica, in nome della stabilità dei conti pubblici, non è che il Governo abbia sostenuto la crescita con l'Imu, con il primo aumento Iva, e con il secondo che incombe. Ed ancora la Tares ed altre tasse e balzelli che riempiono le casse dello Stato ma svuotano quelle delle famiglie.