La crisi del mercato immobiliare si è fatta sentire negli Stati Uniti, dove la richiesta del mutuo, nonostante la maggiore convenienza rispetto ai prezzi degli affitti, è in calo .
Il trend calante è stato registrato anche in Italia: la domanda di mutui, nel periodo gennaio-agosto 2011 ha subito una contrazione pari al -10% rispetto allo stesso periodo del 2010, e l'importo medio del mutuo è tornato ai livelli di gennaio 2011.
I risultati sono stati resi noti da un'analisi sull'andamento della domanda di mutui e delle variazioni percentuali condotta da EURISC, il sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, che raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie. La tendenza negativa in merito alla domanda di mutui peggiora se paragonata anche agli anni precedenti, con variazioni da 1 a 3 punti percentuali: -10% se confrontata con il 2010, -12% con il 2009, -9% con il 2008 e -11% rispetto al 2007.
L'unica nota positiva, per quanto riguarda l'accensione di un mutuo per i primi otto mesi nei diversi anni presi in considerazione, si evidenzia per il 2009 sul 2008, con un +4%; mentre tutti gli altri dati registrano un segno meno: -3% per il 2010 sul 2009 e -2% per il 2008 sul 2007. Un'ulteriore analisi su base mensile conferma il calo della domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane iniziato a marzo di quest'anno, con il mese di agosto che registra -18% rispetto al corrispondente mese del 2010.
E che dire della durata del mutuo? I risultati dell'analisi confermano lo spostamento della quota di domanda di mutui nelle classi superiori ai 20 anni; un comportamento già osservato nel 2010. La classe che riscuote l'incremento più importante rimane quella compresa tra i 25 e i 30 anni, con quasi 1,6 punti percentuali in più, che si conferma essere anche quella maggiormente richiesta dalle famiglie italiane, con una quota pari quasi al 31% del totale.
Per quanto concerne la distribuzione delle richieste di mutuo in funzione dell'importo, invece, prosegue lo spostamento verso le classi fino a 100.000 euro. Ad agosto 2011 l'importo medio è tornato sui valori di gennaio 2011, intorno ai 136.000 euro. Un ultimo dato riguarda l'età dei soggetti richiedenti mutui ipotecari: la fascia dai 35 ai 44 anni risulta la più numerosa, con una quota del 35% sul totale; la classe che registra l'aumento maggiore, invece, è quella dei clienti dai 45 ai 54 anni, con un incremento di 0,6 punti percentuali e che si attesta a una quota pari a oltre il 20% del totale.
Se le incertezze del mercato immobiliare non accennano frenate, prima di accendere un mutuo è bene valutare con attenzione le offerte presenti sul mercato: è possibile avere una panoramica delle offerte di mutuo disponibili - mutuo a tasso fisso, mutuo a tasso variabile, mutuo a tasso misto - grazie a SuperMoney, il portale per il servizio di confronto mutui on line, che consente di valutare le offerte di mutui di 40 banche, selezionando quello più adatto alle proprie esigenze.