Parliamo di mutui, o meglio della situazione attuale e delle previsioni sui tassi di interesse dei mutui per i prossimi anni: tranquillizziamo subito quanti di voi hanno ora un mutuo a tasso variabile, o pensano di stipularlo adesso, in quanto ancora per il breve periodo appare ovvio che la quota interessi dipendente dall'Euribor o dal tasso BCE (costo del denaro) rimarrà bassa, mentre chi ha ora un mutuo a tasso fisso sa che non vedrà la sua situazione cambiare durante il piano di ammortamento.
Abbiamo detto che i livelli dell'Euribor e del tasso BCE, ma anche in buona misura dell'Eurirs per i mutui a tasso fisso, rimarranno bassi per i prossimi anni, ma non abbiamo detto che non si alzeranno rispetto al momento attuale: la cosa appare ovvia in quanto sono adesso a livelli minimi che difficilmente potranno tenere invariati a lungo, anzi qualche accenno di risalita già si nota (in realtà si diceva lo stesso un paio di anni fa, poi la crisi dell'euro e quella economica che ha dato ben pochi segni di miglioramento hanno mantenuto appunto a livelli minimi i tassi di interesse dei mutui nella componente legata agli indici europei di riferimento; peccato per gli spread bancari in Italia, i più alti d'Europa).
Quali sono i fattori che spingeranno prossimamente ad un rialzo dei tassi dei mutui, seppur previsto moderato?
- Il costo del denaro, da cui dipende in parte l'Euribor e che viene usato anche direttamente per alcuni mutui a tasso variabile, è sì al minimo storico dello 0,5% e per quanto dice la BCE così rimarrà per un po', ma appare chiaro che non potrà che risalire di qualche punto base nel medio periodo (l'economia europea qualche accenno di recupero lo dà, dunque…)
- I rendimenti dei titoli di Stato tedeschi, spinti da vari fattori economico-finanziari anche internazionali, sono in risalita (in un anno quelli decennali sono passati dall'1,2% al 2%), spingendo pian piano verso l'alto anche quello degli altri Paesi europei; si prevede che se la Fed americana, come più volte detto ultimamente dovesse ridimensionare le sue politiche monetarie espansive, si avrebbero ulteriori rialzi. Ricordiamo che dai titoli di Stato tedeschi dipende in parte l'Eurirs dei mutui a tasso fisso: l'Eurirs a 20 anni è salito dal 2,2% al 2,7% in pochi mesi.
Le previsioni sui tassi di interesse dei mutui dunque sono chiare, seppur non certo drammatiche, anzi: l'Euribor 3 mesi, secondo gli analisti, potrebbe risalire dall'attuale 0,23% circa allo 0,33% a fine 2013, per arrivare all'1% a fine 2014 ed al 2% nel 2017, numeri assolutamente buoni per coloro che riescono ad ottenere mutui variabili, che per anni rimarranno dunque ancora ben più convenienti di quelli fissi (anch'essi comunque a livelli definibili come accettabili).