La differenza di tasso tra un mutuo offerto da una banca e quello offerto da un'altra, se si escludono le spese accessorie, dipende tutta dal cosiddetto spread.
Lo spread non è altro che la commissione fissa che la banca incassa a fronte dell'erogazione dell'importo per acquistare, costruire o ristrutturare un immobile. Di conseguenza, a parità delle altre condizioni, il mutuo più conveniente è quello che la banca ci propone con lo spread più basso.
L'ultimo Rapporto mensile dell'Abi, l'Associazione Bancaria Italiana, ha diffuso la notizia che lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e societa' non finanziarie è risultato a settembre 2010 pari a 221 basis points, 4 punti base di sotto del valore di settembre 2009. Il differenziale registrato a settembre 2010 e' la risultante di un valore del 3,59% del tasso medio dell'attivo fruttifero con clientela famiglie e societa' non finanziarie e di un livello dell'1,44% del costo medio della raccolta da clientela rappresentata da famiglie e societa' non finanziarie. Uno spread dei tassi che rimane contenuto, ora che da qualche mese le compravendite immobiliari in Italia sono tornate a cresce e con queste anche i mutui casa stipulati dalle famiglie per acquisti "reali" e non per surroga o sotituzione.
In questo clima di rinnovato mercato finanziario gli istituti di credito sono tornati a confrontarsi per attirare a sé nuovi clienti. Per esempio sono state create
promozioni "a tempo" sui mutui, ossia stipulabili entro una certa data a fronte di un vantaggio legato ad uno sconto sul tasso di norma praticato per i mutui
ipotecari. Però prima di sottoscrivere quella che sembra una promozione è sempre buona norma leggere attentamente i fogli informativi e il contratto prima di firmare.
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