Mutui, a rischio il Piano Casa programmato dal governo Letta. Prima della crisi di governo, provocata dalle dimissioni dei ministri del Pdl, era infatti previsto un sostanzioso rifinanziamento della Cassa Depositi e Prestiti con ben 2 miliardi di euro messi a disposizione delle banche per rilanciare l'erogazione dei mutui e tutto il mercato immobiliare. Ora, però, con l'interruzione delle "larghe intese" tutto questo progetto è rimesso in discussione e non si sa se avrà esito felice.
Un piano di rilancio dei mutui in Italia era un passaggio fondamentale per garantire alle famiglie italiane la liquidità necessaria all'acquisto della casa. Ora la crisi di governo rimanda il problema a data da destinarsi, ma la debolezza del potere d'acquisto dei potenziali mutuatari fa ristagnare un settore, quello immobiliare ed edilizio, che più di tutti ha bisogno di impulso.
E il mancato rifinanziamento della Cassa Depositi e Prestiti non è l'unico problema: il Piano Casa, infatti, prevedeva anche circa 240 milioni di euro per il sostegno delle famiglie in difficoltà economica che non riuscivano a pagare il mutuo. Che fine farà ora, ad esempio, il Fondo di Sospensione delle rate dei mutui?
Tutto in stand by, così come la questione Imu. Il tanto discusso decreto sull'abolizione dell'Imu 2013 è infatti in pit-stop presso le commissioni Finanze e Bilancio della Camera e la crisi di governo rischia di rallentare, se non fermare, il regolare iter legislativo. Il testo del decreto "anti-Imu" doveva infatti arrivare in Aula il 7 ottobre per esser definitivamente convertito in legge entro il 30 ottobre. Che fine faranno le promesse elettorali? Saranno sacrificate dai soliti "capricci" della Casta?
Intanto famiglie e imprese italiane aspettano e soffrono la morsa della crisi: da una parte le tasse (come la stessa Imu) sempre più forti e pesanti, dall'altra lo scarso potere d'acquisto con l'erogazione di prestiti e mutui sempre più difficile e vincolata a garanzie inaccessibili. Il paese e il sistema economico, lo dicono ormai tutti, ha bisogno di stabilità: chi saprà garantirla?