L'erogazione di mutui casa è in Italia profondamente in crisi, come del resto tutto il settore immobiliare, in un circolo vizioso di credit crunch, prezzi delle case in forte ribasso, compravendite ferme, ed ovviamente condizioni economiche delle famiglie sempre più precarie; per cercare di sbloccare la situazione il governo pensa di fare in modo che la Cassa Depositi e Prestiti diventi un attore più decisivo anche in questo ambito.
Come infatti già fanno le istituzioni similari in paesi come Germania e Francia, si vorrebbe che anche la CDP italiana fornisse garanzie alle famiglie che abbiano l'intenzione di stipulare un mutuo acquisto casa; si ventila anche l'ipotesi (stiamo infatti parlando ad ora di ipotesi e voci provenienti dagli ambienti romani) di farle acquistare mutui cartolarizzati così che poi le banche possano allentare i cordoni della borsa ed erogare con più facilità finanziamenti a famiglie ed imprese.
Cinque sono i miliardi che la Cassa Depositi e Prestiti avrebbe a disposizione e che potrebbero venire utilizzati per misure di sostegno al credito: con la soluzione dei mutui cartolarizzati le banche potrebbero erogare finanziamenti che verrebbero poi rivenduti a soggetti terzi (tra cui appunto la CDP), così da avere un po' di capitale sempre in cassa (in realtà poco secondo le stime) proprio grazie alla cessione dei mutui.
Ovviamente si tratta di qualcosa di molto simile ai famosi mutui subprime di statunitense memoria, un tipo di quei famosi "derivati" che causò anni fa l'inizio della crisi che ancora stiamo vivendo (anche se è molto riduttivo dare a questi prodotti la colpa di tutto): c'è però da dire che, oltre ad aver stimolato fortemente il mercato immobiliare prima del disastro, ora e qui sarebbero comunque più controllati proprio per l'intervento della Cassa Depositi e Prestiti.
I mutui cartolarizzati sono in ogni caso uno strumento che in genere libera risorse in gran quantità: tuttavia i cinque miliardi che sono nelle casse della CDP appaiono un po' pochini, visto che le stime sulle cartolarizzazioni delle banche italiane nel primo trimestre 2013 ci danno cifre tra i 50 ed i 100 miliardi. A guardare i numeri degli altri Paesi europei è difficile dire quale nesso vi sia tra una forte componente di mutui cartolarizzati ed efficienza del mercato del credito, i dati sono contrastanti: di sicuro in Italia un intervento in questo senso della Cassa Depositi e Prestiti potrebbe al massimo essere una spinta, non una soluzione.