Finalmente il mercato finanziario e immobiliare italiano accenna a riprendersi dopo il lungo periodo di crisi e arrivano i primi segnali di crescita. In particolare, cominciano a essere tangibili i primi miglioramenti anche in materia di mutui, come sottolineato nel bollettino trimestrale elaborato da Crif e dall'Osservatorio MutuiSuperMarket.
I dati elaborati da questi istituti di ricerca sottolineano infatti come stiano emergendo i primi segnali positivi per quanto riguarda la situazione dei mutui in Italia, dati che sembrano preludere a potenziali inversioni di tendenza nei prossimi trimestri.
Andiamo quindi ad analizzare le informazioni che emergono dall'indagine Crif-MutuiSupermarket così da avere una panoramica aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali.
Euribor e IRS ai minimi storici
La prima buona notizia per quanto riguarda la situazione dei mutui in Italia è legata all'andamento degli indici di riferimento Euribor e IRS che continuano a rimanere intorno ai minimi storici. Stiamo parlando di quei valori percentuali fissati periodicamente dalla Banca Centrale Europea che vanno a determianare il tasso variabile (Euribor) e il tasso fisso (IRS o Eurirs) di un mutuo prima casa.
A inizio 2016 l'indice Euribor a 1 mese era pari al – 0,21 % mentre oggi risulta essere sceso al – 0,37 %. In discesa risulta essere anche l'Euribor a 3 mesi che è passato dallo - 0,13 % al – 0,30 %. Per quanto riguarda invece l'indice Eurirs stiamo assistendo a una decrescita ancora più rapida. L'IRS a 10 anni è passato dallo 0,93 % all 0,28 %, quello a 20 anni dall'1,14 % allo 0,70 % e quello a 30 anni dall'1,46 % allo 0,74 %.
Attualmente, vista la maggiore convenienza del tasso fisso rispetto al tasso variabile, nel terzo trimestre 2016 il peso del tasso fisso spiega circa il 50 % del totale delle richieste via web, contro un 37 % registrato nel trimestre dell'anno precedente. Complice di tale aumento risulta essere appunto la continua riduzione degli indici di riferimento IRS.
DA LEGGERE: Quanto costa aprire un mutuo prima casa?
Spread al di sotto dell'1 %
Positivi risultano poi essere anche i dati relativi allo spread, ovvero il tasso indicante la reale percentuale di guadagno degli istituti di credito sul finanziamento. Lo spread relativo all'offerta sui mutui si attesta infatti al di sotto dell'1 %.
Ad esempio, per un'operazione di mutuo di 120.000 euro con un piano di ammortamento di 20 anni e valore dell'immobile pari a 220.000 euro, i migliori spread a Ottobre 2016 si posizionano attorno all'1 % per i mutui a tasso variabile e attorno allo 0,90 % per i mutui a tasso fisso.
La media trimestrale dei migliori spread continua quindi a registrare un andamento favorevole di costante contrazione passando per i tassi variabili dall'1,2% del secondo trimestre all'1,1% del terzo trimestre e, per i tassi fissi, dall'1,1% del secondo trimestre allo 0,9% del terzo trimestre.
I dati fin qui analizzati confermano quindi le condizioni ottimali di questo trimestre 2016 per tutte le famiglie italiane che intendono sottoscrivere un nuovo finanziamento per l'acquisto della propria casa.
Surroga e sostituzione del mutuo in diminuzione
Per quanto riguarda l'andamento dei mutui in Italia,nel terzo trimestre 2016 si sta assistendo a una diminuzione dei finanziamenti con finalità di surroga rispetto al totale dei finanziamenti erogati attraverso i canali online. Si è infatti passati dal 65 % del totale erogati nel terzo trimestre 2015 al 54 % del terzo trimestre 2016.
Per quanto riguarda invece l'incidenza delle surroghe e sostituzioni sul totale delle domande di mutuo presentate agli istituti di credito atttraverso i canali tradizionali (offline), ritroviamo una percentuale intorno al 24 %.
In particolare, le ragioni di questo comportamento sono da ricondursi principalmente alla riduzione del bacino di potenziali mutuatari interessati a surrogare il mutuo dopo trimestri in cui già tante famiglie avevano optato per la migrazione del proprio trasferimento.
In conclusione, stiamo assistendo a un momento particolarmente favorevole per tutti coloro che intendono acquistare casa o surrogare il proprio mutuo: gli indici Euribor e Eurirs sono ai minimi storici e i migliori spread offerti dalle banche (per un mutuo a 20 anni a tasso fisso o variabile) sono oggi pari o al di sotto dell'1 %, in linea con gli spread pre-crisi del 2011.