Non rimaniamo più stupiti di fronte a certi numeri e a certi confronti col resto d'Europa, le cifre parlano da sole: come uno studio dell'Adusbef dimostra, in Italia i mutui sono decisamente più cari che in Europa, non di poco a quanto pare, e negli ultimi 12 mesi il differenziale tra il nostro paese e il resto dell' area Euro (diremmo lo spread se parlassimo di titoli di Stato) è quasi raddoppiato.
Il calcolo è stato fatto su un mutuo da 100.000 euro con piano di ammortamento trentennale: ebbene un mutuatario italiano paga in rata 69 euro in più che se avesse chiesto il mutuo in un altro paese di Eurolandia, quindi 828 euro in più all' anno e ben 25.000 euro in più nel corso dei tre decenni del rimborso!
Invece per un prestito da 30.000 euro con rimborso in 10 anni paghiamo in Italia 276 euro in più all'anno, cioè abbiamo una rata mensile più costosa di 23 euro .
Le associazioni dei consumatori puntano il dito sulle banche italiane, ree di applicare dei tassi eccessivamente alti rispetto alla reale situazione dei tassi di interesse nel resto d' Europa, visto che tra il mese di novembre 2011 ed il mese di dicembre 2012 è quasi raddoppiata la differenza appunto tra i tassi applicati a mutui e prestiti qui in Italia in confronto con quelli degli altri paesi: da 67 punti base a 119 per i mutui, da 84 a 152 per i prestiti.
Più nel dettaglio per quel che riguarda i tassi di interesse, gli istituti italiani applicano spread bancari compresi tra il 2,70% ed il 4,50% sui mutui a tasso variabile, tra il 3% ed il 5% per i mutui a tasso fisso, rendendo così molto più costosi tali finanziamenti di quello che potrebbero essere grazie agli indici Euribor e Eurirs attualmente a livelli poco sopra il minimo storico.