Mutui solo con conto corrente: un'indagine di Altroconsumo ha rivelato che sempre più spesso le banche per concedere mutui chiedono di aprire un conto corrente. I prestiti diventano materia pregiata in tempi di crisi e, come al solito, i tassi aumentano.
Mutui e conto corrente: un binomio che sembra avvenire almeno otto volte su dieci. Un'indagine che ha coinvolto circa 155 istituti di credito, in dieci città diverse, e che poi è arrivata all'Antitrust, alla Banca d'Italia e all'Ivass. Altroconsumo ha rivelato questa consueta e poco corretta pratica nelle banche di casa nostra che violerebbe il codice del consumo. Oltre a questo una banca su quattro negherebbe il mutuo anche a chi supera i 4 mila euro mensili di reddito e possiede un contratto a tempo indeterminato, a meno che non apra un conto corrente con la loro filiale.
Mutui, aumento dei tassi e costi alle stelle. Non soltanto l'obbligo oneroso di aprire un conto corrente, ma il problema diventa incombente con l'aumento dei tassi d'interesse aggiornato a luglio 2013. Si finisce per pagare, a seconda delle banche da un minimo di 2,5 % ad un massimo del 6%. Inoltre vanno aggiunti i tassi di mercato.
Mutui e banche sono inavvicinabili per coloro che sono precari e ottenere prestiti diventa un terno al lotto. Figurarsi se per queste persone diventa agevole aprire un conto corrente. Sebbene il governo Letta abbia stanziato 30 milioni di euro per il 2014 e altrettanti per il successivo 2015, per incrementare il fondo statale già esistente per i prestiti nelle banche agli under 35, l'operazione non ha portato frutti. Ad oggi solo 96 mutui sono stati accesi con utilizzando questo fondo negli ultimi due anni.