Richiedere un mutuo per la prima casa da parte di giovani coppie non è impresa facile in Italia. Sono comunque in arrivo alcune semplificazioni. Infatti, attualmente i requisiti reddituali risultano spesso essere eccessivi e "soffocanti" e il peso delle richieste di garanzie non assicurative da parte degli istituti non è da meno. Risultato: si rende difficile l'utilizzo dell'apposito Fondo che dovrebbe aiutare i giovani per l'acquisto di un immobile.
Sono ben cinque gli interventi pensati per "sbloccare" il regolamento e la situazione messi a punto dal Governo. Come prima cosa viene modificato il differenziale massimo sui mutui ammissibili alla garanzia del Fondo: i finanziamenti andranno sottoscritti con un tasso massimo non superiore al tasso effettivo globale medio sui mutui, pubblicato trimestralmente dall'Economia.
Salta, poi, il vincolo al possesso almeno per il 50% di un reddito da lavoro dipendente e a tempo indeterminato. Inoltre, il reddito complessivo ai fini Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) sale da 35.000 a 40mila euro e non dovrà almeno per la metà essere frutto di lavoro dipendente.
Altro punto di modifica: aumentano, non di molto, anche i mq dell'abitazione che gli under 35 vorrebbero acquistare. Il limite attuale dei 90 mq viene innalzato a 95 mq. Infine, le banche e tutti i soggetti finanziatori, non potranno più chiedere ulteriori garanzie non assicurative ai giovani futuri mutuatari.