Sembra che grazie alla Cassa depositi e prestiti (CDP) il mercato dell'edilizia e dell'immobiliare potrà tornare in crescita nei prossimi tempi. L'Ance (Associazione Nazionale dei Costruttori) ritiene che le norme presentate all'interno del cosiddetto "decreto Imu" daranno un'importante iniezione di fiducia
L'articolo 6 del decreto potrebbe portare a importanti conseguenze, qualcosa come il dieci per cento in più sul mercato attuale, il che equivale a dire che le nuove compravendite potrebbero portare a un giro d'affari di 8,1 miliardi e a beneficiarne sarebbe ovviamente il mercato immobiliare, anche grazie a investimenti di 1,3 miliardi di euro per la costruzione di nuove abitazioni. Certo, c'è sempre la possibilità che la CDP resti senza copertura finanziaria e anche questo sembra rientrare nello studio dell'Ance.
Ma quali sono gli strumenti messi a disposizione da questo decreto? Il primo riguarda la cosiddetta "base di liquidità" che la Cassa depositi e prestiti dovrebbe erogare alle banche per facilitare la concessione dei mutui, si tratterebbe di due miliardi di euro, in linea con quanto aveva affermato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, al Sole24Ore. L'unico punto oscuro riguarda il fatto che nel decreto non si fa alcuna menzione né della cifra da erogare né di alcuna analisi preventiva tecnica.
Il secondo strumento che il decreto legge prevede è quello riguardante l'acquisto di obbligazioni bancarie che dovrebbero essere garantite, secondo la formula del "covered bond", oppure mediante l'acquisto di titoli derivanti da mutui già esistenti. Anche per questo secondo strumento l'Ance sembra ipotizzare la possibilità che la Cdp possa mettere a disposizione circa due miliardi di euro.
Insomma la questione dei mutui risulta essere una delle più spinose da affrontare per il governo Letta.