Prima di scegliere un finanziamento è estremamente importante decidere confrontando più preventivi in modo da poter verificare quali sono le condizioni migliori, esistono poi alcuni accorgimenti che è bene seguire per non rischiare di imbattersi imprudentemente in un mutuo che nel tempo potrebbe diventare troppo dispendioso per le nostre tasche.La scelta più giusta è quella di optare per il mutuo che presenta uno Spread migliore, visto che poi il tasso totale ne risulterà di sicuro più basso.
Lo spread è infatti la percentuale vera che la banca ha sul costo del denaro prestato,a questo poi di va ad aggiungere il tasso fisso o variabile che determina il costo fisso del mutuo. Lo spread è non varia con il corso del tempo, per cui sottovalutare questo aspetto potrebbe rischiare di compromettere per sempre la rata del mutuo.
Ormai è risaputo che i mutui a tasso variabile, nel periodo in cui i tassi sono bassi,consentono al mutuatario di pagare delle rate più basse e competitive rispetto a chi invece ha stipulato un contratto di mutuo con tasso di interesse fisso, che si aggira mediamente attorno 6%.
È infatti possibile, grazie ai tassi di interesse ridotti, che il mutuo alla fine sia costato meno rispetto a quello fisso, di contro però è bene considerare che il tasso variabile dipende anche dalle variazioni dell'Euribor, e quindi non è detto che rappresenti la soluzione più vantaggiosa. Infatti se di verificano forti oscillazioni di mercato, la rata potrebbe anche salire sensibilmente e ciò potrebbe causare molti problemi al richiedente, che potrebbe vedere la propria rata aumentare anche di centinaia di euro e trovarsi di fronte a rate molto più elevate rispetto a quelle che pagava inizialmente.
In poche parole il rischio che si corre nel decidere di stipulare un mutuo a tasso variabile potrebve essere molto alto molto.Il "Piano Famiglie" ed il futuro "Fondo di Solidarietà" sono stati creati proprio per dare una mano in caso di difficoltà economiche garantendo una moratoria delle rate del mutuo, ma per non doversi trovare in situazioni di grande difficoltà, le banche propongono due strade alternative oltre al tasso fisso e variabile, che almeno in parte consentirebbero di diminuire notevolmente il rischio di insolvenza e che rappresentsno la dcelta più idonea per chi si accinge a stipulare un mutuo.
Una soluzione alternativa potrebbe essere la formula del Mutuo Cap, un mutuo a tasso variabile con un limite massimo predefinito contrattualmente, oltre il quale il tasso di interesse non potrà mai salire neanche qualora i tassi di mercato dovessero superarlo, questa possibilità offre la convenienza del tasso variabile senza doversi preoccupare della variazione dei tassi di interesse,durante l'intero periodo di durata contrattuale grazie al tetto massimo fissato.
Un'altra alternativa potrebbe essere la formula del Mutuo a tasso variabile con rata costante, una forma di mutuo a tasso variabile quindi indicizzato all'Euribor o al tasso della BCE nel quale la rata mensile è fissa e le variazioni dei tassi vanno ad incidere unicamente sulla durata del mutuo, c'è da dire che comunque la durata ha un limite, stabilito all'incirca in un allungamento di 10 anni.
Alla scadenza del tempo il debito restante deve essere saldato in un'unica maxirata finale o può essere assorbito dalla Banca per qualche istituto.Tutto sommato, un mutuo quindi che lascia incolumi i mutuatari da aumenti folli,e che al massimo potrebbe provocare un allungamento della durata del mutuo e al pagamento di una maxirata finale. Il mutuatario si mette con le spalle al sicuro rispetto agli effetti di aumenti esagerati del tasso di riferimento scongiurando cosi il rischio di dover pagare rate che potrebbero diventare troppo salate.