L'Osservatorio Immobiliare di Nomisma, società di studi economici, ha da poco pubblicato i dati di una sua indagine sullo stato delle famiglie italiane e del mercato immobiliare. Da questi si può concludere che, sebbene le famiglie italiane sembrano godere di un leggero miglioramento delle condizione economiche, rimane alto il numero di chi non riesce a pagare il mutuo e di chi non compra casa perché non può permetterselo. Oppure, e forse è ancora peggio, che ha paura di acquistare casa per via del pessimismo sulle possibilità di recuperare i soldi dopo l'acquisto.
Mutui casa: le difficoltà degli italiani
Il mercato immobiliare ha registrato un aumento delle vendite piuttosto significativo, ma un rallentamento delle intenzioni di acquisto. Ciò significa che probabilmente nel prossimo futuro gli italiani compreranno meno immobili. Quello che però appare evidente è la forte dipendenza che i consumatori hanno nei confronti dei mutui casa: sono poche le persone che possono permettersi di acquistare un immobile senza l'aiuto di un finanziamento.
In più, nonostante il crollo dei tassi d'interesse e una maggior apertura da parte delle banche, non tutte le richieste di mutuo vengono accettate. Sintomo di mancanza di fiducia non solo da parte del consumatore, ma anche dei finanziatori.
In ogni caso, sono aumentate le famiglie italiane che hanno dichiarato di non riuscire a pagare le rate del mutuo: dal 14,4% al 22,8%. Il dato è allarmante: quasi una famiglia su quattro si ritiene in difficoltà. Infatti, come dicevamo sopra, sono ancora tante le domande di finanziamento non accolte e il 73% di queste vengono rifiutate per la mancanza delle garanzie necessarie. Le domande non accolte riguardano spesso famiglie monogenitoriali (per il 7,6%) e famiglie numerose ma con scarse disponibilità economiche (6,1%).
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La situazione del mercato immobiliare
Il 2015 aveva registrato un aumento della compravendita di immobili del 6,5% rispetto all'anno prima. Non è di meno il primo trimestre 2016: +20,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ma nonostante questi dati postitivi, l'indagine sottolinea anche un rallentamento delle intenzioni di acquisti di immobili: se nel 2015 le famiglie che si erano dichiarate interessate a comprare erano il 12,2%, in questo inizio di 2016 sono diventate l'8,8%.
La mancanza di ottimismo nei riguardi delle condizioni finanziarie del futuro ha portato molte famiglie italiane a cambiare idea sull'acquistare casa, soprattutto da parte di colore che intendeva farlo nel giro di pochi mesi: dall'8,8% al 5,5%. Si tratta di ben mezzo milione di famiglie in meno, un numero non indifferente.
Il discordo cambia quando si parla di seconde case. Infatti, il numero di famiglie che ha dichiarato di voler acquistare un'altra abitazione è salito dal 35,4% del 2015 al 48,6% di quest'anno. Interessante notare come, nella maggior parte dei casi, si tratta di immobili che verrano utilizzati per far fronte ai bisogni dei figli oppure dei nipoti.
Cosa fare se non riesci a pagare il mutuo?
Se anche tu ti trovi nella stessa situazione e non riesci più a far fronte alla rata mensile del tuo mutuo, sono diverse le cose che puoi fare. La cosa migliore è sicuramente prendere in considerazione una surroga del mutuo. Infatti, grazie alla Legge Bersani, hai la possibilità di spostare gratuitamente il tuo finanziamento presso un'altra banca o istituto che ti offre condizioni migliori. Oppure puoi "usare" questo strumento per fare pressioni sul tuo finanziatore e spingerlo a rinegoziare le condizioni del tuo mutuo.
In fase di rinegoziazione puoi anche richiedere un allungamento del piano di ammortamento, in modo da avere rate mensili più base a fronte di una durata complessiva del mutuo più lunga.
Un'altra cosa che puoi fare è controllare se il tuo contratto di mutuo prevede la sospensione oppure la modifica della rata mensile. Molte banche ti permettono di spostare il pagamento di una rata alla fine del periodo di rimborso oppure di cambiarne l'importo in modo che, per quel mese, sia più adatto alle tue entrate. In alternativa, puoi anche richiedere una vera e propria sospensione del mutuo che, però, non può durare per più di 12 mesi.