Aggiorniamo sul Piano Casa, quel pacchetto di interventi per il settore immobiliare che il governo Letta ha approvato giovedì 28 agosto assieme alla tanto sospirata abolizione dell'Imu: tra i punti salienti del Piano Casa c'è il tentativo di rilanciare le erogazioni di mutui, in particolare ai giovani, grazie anche all'intervento della Cassa Depositi e Prestiti, nonché interventi ad hoc per gli affitti ad uso abitativo (locazioni).
Ma andiamo con ordine e partiamo dai mutui casa, crollati in maniera inverosimile in questi anni di crisi: dai 55 miliardi medi all'anno di erogazioni totali ad appena 26 miliardi nel 2012; i motivi sono tutti riconducibili alle difficoltà delle banche e alle loro remore a rilasciare finanziamenti ad una clientela che, a causa di difficili condizioni lavorative ed economiche in generale, danno garanzie inferiori che in passato, creando un circolo vizioso che parte da questo credit crunch ed arriva al crollo dei prezzi degli immobili.
Nel tentativo di risollevare dunque il mercato immobiliare e quello dei mutui il Piano Casa, che ha avuto tra i fautori il ministro Maurizio Lupi del PdL, prevede che la Cassa Depositi e Prestiti intervenga, con garanzie per un totale di alcuni miliardi, nell'acquisto di mutui cartolarizzati alle banche: gli istituti di credito avranno così una iniezione di liquidità, non decisiva ma senza dubbio ben accetta, e si spera che quindi eroghino con più facilità mutui acquisto casa, ristrutturazione e costruzione.
Sempre nel settore mutui, la CDP dispone di 40 milioni che andranno a rifinanziare il Fondo di Solidarietà per la sospensione del mutuo casa alle famiglie in difficoltà e di altri 60 milioni per il Fondo di Garanzia per i mutui casa alle giovani coppie ed ai lavoratori precari.
Capitolo affitti: il Piano Casa prevede interventi anche per le locazioni abitative, sempre tramite il denaro di cui ha disponibilità la CDP. Intanto con 40 milioni si istituisce un nuovo fondo per aiutare le famiglie in difficoltà nel pagamento dell'affitto, poi altri 60 milioni vanno a finanziare il moribondo fondo per l'affitto dei Comuni per aiutare chi, pur avendo i requisiti per una casa popolare, non vi hanno potuto accedere e si sono dovuti rivolgere al mercato immobiliare; infine ci sono anche le coperture finanziare per la riduzione della cedolare secca (tassa sugli affitti a canone concordato) dal 19% al 15%.