Nel primo semestre 2015 i mutui
a tasso fisso hanno sorpassato quelli a tasso variabile,
nonostante i tassi siano a
valori bassissimi a causa del crollo dell'Euribor.
Secondo
l'analisi dell'Ufficio Studi di Tecnocasa, il 57,6%
degli italiani ha optato per un mutuo a tasso fisso e il
31,4% ha scelto il tasso variabile puro: questo dato è molto
significativo se pensiamo che solo nel primo semestre 2014 chi
sceglieva mutui a tasso fisso rappresentava il 27,6% dei
mutuatari.
Mutui a tasso fisso: i dettagli
Analizzando nel dettaglio il dato economico del prestito richiesto dagli italiani, la durata media dei mutui a livello nazionale è di 24,7 anni: il 70% si colloca tra i 21 e i 30 anni, mentre il 29,9% tra i 10 e i 20.
Per quanto riguarda la concentrazione geografica, come si suddividono i mutui in Italia? Premettiamo che quelli con durata maggiore sono concentrati per la maggior parte al Nord, mentre quelli più brevi hanno epicentro al Sud; nel dettaglio:
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nel Nord Est il 77,5% è composto da mutui tra i 21 e i 30 anni;
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la stessa tipologia di mutuo al Sud rappresenta il 59,6%.
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Il dato del primo semestre 2015
Nel primo semestre 2015 l'importo dei
mutui erogati è stato di 110.200 euro, sempre con le distinzioni
geografiche del caso. I valori
maggiori si registrano al Nordi Italia, con la parte Ovest che conta
maggiori erogazioni rispetto alla parte Est, i valori minimi sono al
Sud Italia, e valori bassi, ma comunque più alti del Sud,
sono calcolati per le isole.
La
concentrazione in cui il mutuo è stato segnalato come più elevato,
è la macro zona dell'Italia Centrale, con
un importo medio pari a 118.800 euro.
Come da tradizione
gli italiani preferiscono
importi di media entità che permettono di soddisfare le proprie
esigenze e danno la tranquillità psicologica adatta
a gestire le proprie finanze per saldare il debito e non diventare
cattivi pagatori.