Quando si accende un mutuo per acquistare un immobile o una casa, nella rata di rimborso si pagano anche dei costi accessori, tra cui tasse e imposte indirette che vanno dritte allo Stato. Questi importi concorrono più o meno pesantemente a definire la rata mensile e possono rappresentare un ostacolo non da poco per determinate categorie di persone che vorrebbero acquistare una casa con l'aiuto di un finanziamento, ma non hanno una grande disponibilità economica o entrate mensili abbastanza importanti per restituire il prestito senza problemi. Ecco, quindi, che interviene la Cassa Depositi e Prestiti con un fondo pensato per i mutui per giovani coppie, famiglie numerose e nuclei con disabili. Il fondo serve a coprire i costi di registro, di bollo e delle altre imposte che si applicano ai mutui.
Niente bollo per i mutui a soggetti meritevoli di tutela
A regolamentare la questione è una risoluzione dell'Agenzia delle Entrate che applica il regime fiscale di favore previsto da un Decreto Legge del 2003 anche ai mutui conclusi tra le banche e i beneficiari finali del prestito. Per poterne avere accesso, il mutuo deve servire ad acquistare l'abitazione principale (la cosiddetta prima casa) o a finanziare i lavori di ristrutturazione e deve essere richiesto da giovani coppie, da famiglie numerose oppure da nuclei familiari con disabili. Queste categorie potranno così accedere a un finanziamento senza dover versare il bollo, il costo di registro e le altre importe indirette.
Questi importi saranno, infatti, versati alle banche direttamente dalla Cassa Depositi e Prestiti, in modo da favorire l'accesso al credito da parte delle categorie sopra indicate. L'obiettivo è quello di aumentare le possibilità di acquisto da parte di soggetti che potrebbero avere problemi a restituire il prestito attraverso le rate mensili, andando a intervenire su quei costi che andrebbero allo Stato e non alla banca.
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Esenzione su tutto il procedimento di finanziamento
Quando chiedi un mutuo, la banca fa da intermediario tra la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e te per l'erogazione del denaro. Di conseguenza, ci sono due passaggi di soldi: dalla Cdp alla banca e dalla banca a te. Il documento di prassi, ovvero il regolamento che disciplina questa inziativa, precisa che non solo sei esente dal pagare le imposte indirette applicate al passaggio di denaro dalla banca a te, ma sei anche esente dal versare gli stessi costi che vengono applicati anche nel passaggio di denaro dal Cdp alla banca.
In poche parole, il regime di esenzione per le giovani coppie, le famiglie numerose e con disabili dev'essere applicato in relazione al complessiva rapporto di finanziamento, e non solo a quello tra il Cdp e la banca. L'istituto di credito ha il dovere di consentire che la somma messa a disposizione dalla Cassa venga effettivamente destinata a coprire i costi di registro, il bollo e le imposte indirette applicate al tuo mutuo prima casa o per ristrutturazione.
Cosa sono le imposte indirette e gli altri costi?
Vengono definitite imposte indirette quelle tasse che si applicano nel momento in cui c'è un passaggio di denaro per acquistare qualcosa. Vediamo alcuni esempi di imposte indirette che vengono applicate ai mutui e da cui sono esentati i soggetti elencati prima:
- imposta di registro: si tratti di una tassa ordinamento dovuta per la registrazione di alcuni atti giuridici. Questa imposta va versata alla registrazione di contratti di locazione, per atti formati in Italia e all'estero;
- imposta ipotecaria: si applica alle formalità di trascrizione, iscrizione o rinnovo di atti di compravendita, donazioni, successioni, iscrizioni ipotecarie e costituzione di usufrutto o altri diritti;
- imposta catastale: si applica alle volture catastali necessarie dopo una compravendita, una donazione oppure una successione;
- imposta di bollo: viene applicata alla produzione, alla richiesta o alla presentazione di determinati documenti;
- IVA: l'Imposta sul Valora Aggiunto viene applicata in ogni fase della produzione, dello scambio e della vendita di beni e servizi.