Coppie di fatto e coppie omosessuali, a che punto siamo sui diritti per la casa? È possibile per loro accendere mutui e tutelarsi in caso di separazione? In Italia su questo tema, come tutti sanno, si è un po' indietro e chissà, probabilmente saremo tra gli ultimi a legalizzare i matrimoni gay e mettere a norma le coppie conviventi, i cosiddetti PACS (acronimo di Patto Civile di Solidarietà).
In Italia i numeri delle "unioni civili", secondo dati Istat, sono in crescita esponenziale negli ultimi anni, ma purtroppo a queste coppie non vengono riconosciuti alcuni diritti fondamentali come la possibilità di assistere il proprio compagno in caso di ricovero in ospedale o la tutela economica in caso di morte del partner. Tutto questo perché l'articolo 29 della Costituzione Italiana recita: "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio". Vengono quindi escluse le coppie di fatto.
Ma è possibile per una coppia di fatto (o coppia gay) accendere un mutuo?
La risposta è sì. Le banche, in genere, non stanno tanto a farsi problemi di morale quando si tratta di soldi e guardano più all'affidabilità economica piuttosto che al tipo di relazione dei richiedenti. È vero però che, non essendo sposati, conviene stipulare un mutuo cointestato, poiché in caso di separazione l'obbligo di rimborso ricadrà su entrambi i beneficiari, mentre nel caso il mutuo fosse intestato a una sola persona, l'obbligo ricadrebbe solo su di essa.
Per quanto riguarda le detrazioni fiscali invece c'è poco da fare, perché con l'attuale legislazione, anche in caso di cointestazione, solo il coniuge con il partner fiscalmente a carico può usufruire della detrazione per entrambe le quote.
È notizia di pochi giorni fa che il Comune di Castenaso, in provincia di Bologna, ha approvato un bando che prevede un contributo di circa 5.000 euro per tutte quelle coppie under 40 che intendono accendere un mutuo per la prima casa. La novità? L'agevolazione è estesa a tutte le coppie, anche omosessuali, che certifichino (tramite autocertificazione) di essere legati da vincoli affettivi ed economici e non solo col matrimonio. Per il riconoscimento dei diritti di gay e coppie di fatto bisogna ripartire da qui.