Le banche e gli istituti di credito europei mostrano preoccupazione e incertezza per l'andamento del mercato dei mutui residenziali per il resto del 2012. Secondo quanto emerso da uno studio condotto da Crif-Efma sul mercato europeo del credito alle famiglie e sui possibili impatti della proposta da parte della Commissione Europea di direttiva sul credito relativa agli immobili residenziali, ha messo in evidenza la fragilità del comparto sia nella domanda che nel'offerta.
L'indagine, che ha coinvolto tramite questionari e interviste dirette, i manager di importanti aziende di credito che operano in 13 diversi paesi europei (77% di banche generaliste e 23% di istituzioni finanziarie e intermediari creditizi specializzati), ha mostrato la debolezza del mercato in tutto il corso del 2012 e per i primi mesi del 2012. Più della metà degli intervistati, infatti, (51%) ha dichiarato che, nel corso del 2011, si è avuto un calo della domanda e dei volumi di mutui residenziali equivalente a quello del 2010.
Il quadro dei mutui residenziali, inoltre, soprattutto per il 2012, appare in particolare difficoltà a causa delle condizioni generali del mercato macro economico, della mancanza di liquidità e dell'incertezza rispetto alla situazione internazionale futura.
Secondo il parere del 54% degli intervistati, la crisi di liquidità rappresenta uno dei fattori negativi determinati sulle prossime richieste di credito; per il 46%, invece, saranno i requisiti di capitale a influenzare negativamente anche nei prossimi mesi l'offerta di mutui residenziali.
Le previsioni per il resto del 2012 non sono quindi incoraggianti: il 41% si aspetta un calo, mentre solo il 18% degli operatori di settore ritiene che si avrà un aumento delle richieste di mutui e di volume di finanziamenti.