Un settore che in questi ultimi anni sta subendo maggiormente il peso della crisi economica è quello immobiliare. Lo scarseggiare della liquidità e La sempre maggiore difficoltà a ottenere i mutui da parte degli istituti bancari, hanno infatti frenato molti di coloro che in questo periodo volevano comprare casa, causando delle perdite notevoli nel settore della vendita di immobili.
I dati sulle compravendite di immobili relative al 2011 non hanno bisogno di grandi commenti. L'anno scorso il numero delle transazioni è stato pari a circa 600 mila, attestandosi ai livelli del 1998. Per quanto riguarda i prezzi, anche se in alcune aree hanno tenuto abbastanza, in generale si sono abbassati del 2%.
Uno dei fattori più rilevanti che ha inciso su questi pessimi risultati del mercato immobiliare è stato sicuramente l'andamento negativo del mercato dei mutui. Nel corso del 2011, infatti, le condizioni per ottenere un finanziamento sulla casa sono andate peggiorando a danno dei cittadini. Di mese in mese, le banche hanno continuato ad alzare gli spread sui mutui e nello stesso tempo si sono dimostrate sempre più riluttanti nel concederli. Risultato: molti italiani attendono "tempi migliori" per aprire un mutuo che ora risulterebbe troppo oneroso.
L'incertezza finanziaria che ha caratterizzato il nostro Paese, inoltre, non ha certo influito positivamente sulla volontà di investimento dei cittadini. L'instabilità dell'Italia, che si è manifestata nell'impennata dello spread nei mesi scorsi, ha portato molti ad accantonare una spesa importante come l'acquisto di una casa, cercando di salvaguardare quanto già si possedeva.
Infine, anche le nuove tassazioni sugli immobili (Imu) introdotte dalla manovra Monti e che riguarderanno tutti gli immobili di proprietà, sia le prime che le seconde case, hanno frenato ulteriormente la vendita di case nuove; mentre si è messo in moto un meccanismo di compravendite che ha coinvolto chi ha pensato di non riuscire a sostenere le tasse e quindi ha deciso di vendere o addirittura svendere le proprie seconde case.
Se il 2012 sarà, nelle previsioni generali, un anno ancora difficile per tutto il comparto dell'edilizia. Timidi segnali di ripresa si individuano solo a partire dall'anno prossimo. Il 2013, quindi, dovrebbe essere l'anno del cambio di tendenza: lasciati alle spalle i 4 anni di crisi in cui siamo ancora immersi, il Paese dovrebbe dare i primi segnali di un rilancio economico che dovrebbe avere degli effetti positivi anche sulla vendita delle case. Intanto si spera almeno che le banche comincino ad abbassare i tassi applicati sui mutui, come effetto positivo dei prestiti Bce e del miglioramento del quadro economico-finanziario del Paese.