Mercato immobiliare: se è ormai provato che ottenere un mutuo oggi, in un periodo di crisi economica come quello attuale, è sempre più complicato, perché le banche hanno stretto i cordoni dei prestiti e i cittadini per poterli ottenere devono dimostrare di possedere molte garanzie, è anche vero che non per tutte le categorie professionali le difficoltà sono le medesime.
La bassa erogazione dei mutui è sicuramente una delle cause che ha portato ad una drastica riduzione delle compravendite che ha inciso nel ridisegnare un mercato immobiliare in piena crisi, in tutti i settori.
Alcune indagini che hanno analizzato le richieste di finanziamenti e mutui erogati tra ottobre 2012 e marzo 2013, hanno purtroppo fatto emergere una triste realtà: solo poco più del 5% delle domande presentate si è poi concretizzato o si concretizzerà in un mutuo casa.
L'analisi oltre a fornire il dato generico scende nel merito delle professioni, per carpire se vi possa essere una differenza sostanziale nell'accoglimento della domanda da parte della banca a seconda del tipo di lavoro svolto dal richiedente. È emerso che, come ci si aspettava, chi ottiene più facilmente un mutuo sono i cittadini che coprono posizioni di "prestigio sociale" o che comunque possono offrire la sicurezza di uno stipendio fisso, fornendo quindi maggiori garanzie; tra questi: i quadri e i funzionari, la cui percentuale sale al 14%, gli insegnanti, 10,7%, i medici 7,6% , i pensionati, 7,7%, e i dirigenti 6,6%.
In perfetta media le categorie che raccolgono il numero più elevato di preventivi, gli impiegati e i liberi professionisti, che si attestano sul 5% di richieste accolte. Sotto la media gli operai e gli appartenenti alle forze armate, rispettivamente 3,5 e 4,4%. Sebbene possa destare stupore che gli insegnanti risultino tra i più facilitati ad ottenere il mutuo, pur avendo stipendi medio-bassi, è da considerare che dalla loro hanno i contratti statali, considerati dalle banche "sicuri".
Le professioni che ottengono importi più elevati sono i dirigenti, circa 140 mila euro, liberi professionisti, 131 mila, gli insegnanti, 129 mila. Operai e pensionati ottengono invece importi più bassi, sui primi incidono gli stipendi medio- bassi e la scarsa disponibilità economica che fanno sì che le loro richieste puntino, a priori, su cifre più modeste, sui secondi incidono ovviamente i limiti d'età.
C'è altresì da dire che gli operai sono la categoria professionale che detiene la durata media più elevata per il rimborso, ben 28 anni per restituire il debito.