- Tari, la tassa sui rifiuti che sarà pagata per l'anno solare, calcolata sulla superficie degli immobili e versata da chi occupa l'immobile;
- Tasi, tassa sui servizi indivisibili dei municipi.
Il governo ha definito solo i limiti del gettito fiscale entro i quali la Trise dovrà essere pagata: tra lo 0,1 e lo 0,7 del nuovo valore catastale dell'immobile per la prima casa; fra lo 0,1 e l'1,16% per la seconda. Toccherà poi ai Comuni determinare, entro questi limiti, il quantum che i cittadini dovranno pagare. In ogni caso la Trise il primo anno non potrà superare il gettito previsto con l'aliquota massima dell'Imu.
Mercato immobiliare 2014 ed Ecobonus
Prorogati i fondi e gli sgravi per gli Ecobonus previsti dal Dl 63/2013 convertito con la legge 90/2013. Resterà invariata la detrazione fiscale del 50% per quanti insieme alla ristrutturazione edilizia acquisteranno mobili da arredamento ed elettrodomestici. Inoltre, sempre con riferimento alle detrazioni per le ristrutturazioni, l'incentivo previsto del 50% è stato aumentato dalla percentuale del 36 a quella dell'attuale 50%. Insieme con questo è stato aumentato anche il precedente limite di spesa massima - che passa da 48 mila a 96 mila euro -. La detrazione per il risparmio energetico, già aumentata dall'ultimo decreto sugli Ecobonus dal 55 al 65%, rimane invariata. La scadenza degli Ecobonus, prevista per il 31 dicembre 2013, è stata prorogata 31 dicembre 2014 ma nel 2015 la detrazione per il risparmio energetico è destinata a scendere del 50%.
Imu, affitti e mutui
- E' stato abolito il pagamento dell'Imu sulla prima casa che rimane sulla seconda casa, a meno che questa non sia data in comodato d'uso ai figli del proprietario.
- Per le case in affitto è stata confermata la riduzione dal 19 al 15% della cedolare secca per i contratti a canone concordato.
- Per quanto riguarda i mutui prima casa, è stato istituito sia per l'anno 2014, sia per il 2015, un fondo di solidarietà di venti milioni di euro. Questo fondo andrà a beneficio di giovani coppie o mono genitoriali con figli minori, a giovani precari, a famiglie con disabili e numerose. Inoltre, sul mutuo prima casa, sono previste anche detrazioni sugli interessi dell'1%. Bisogna però, anche rilevare che se fino a oggi chi ha stipulato un mutuo sull'abitazione principale ha detratto dall'Irpef il 19% su un tetto massimo di oneri pari a quattromila euro per cui lo sconto di cui si beneficiava era di 760 euro, con la nuova misura governativa, almeno per i contribuenti che dichiarano un reddito superiore a 15 mila euro, il tetto massimo su cui calcolare il 19% da detrarre si riduce notevolmente: non saranno più quattromila euro ma tremila, per cui lo sconto si ridurrà a 570 euro, con una differenza di 190 euro.