Se si ha a disposizione abbastanza liquidità, nel 2013 comprare casa è molto conveniente e gli investimenti più convenienti nel mercato immobiliare risultano essere quelli che riguardano le grandi città o le città di villeggiatura.
Considerando che per la prima casa le banche raramente concedono mutui superiori al 60%, per investire nel mattone bisogna avere almeno il 40% del valore della casa disponibile.
I prezzi delle case, generalmente, sono scesi ma meno di quanto ci si aspettava: secondo uno studio del sito Immobiliare.it il calo si attesta intorno all'8%, diminuzione che però non è stata uniforme in tutte Italia.
A quanto pare spopolano, mai come in questo momento, le riconversioni come per esempio ex negozi trasformati in mini loft che garantiscono all'acquirente una nuova casa, con dimensioni spaziose, che possono superare anche i 100 mq e che può costare anche il 20% in meno rispetto ad un'altra tipologia di immobile. Oppure c'è anche la "moda", cresciuta negli ultimi anni del 26,5%, di affittare parte della casa a studenti o lavoratori, mettendo da parte in questo modo una sorta di rendita.
Nelle grandi città e in quelle di villeggiatura tanti proprietari di casa (che non veniva utilizzata) hanno deciso di metterla in vendita a causa delle nuove imposte da pagare, come l'Imu e la tassa sui rifiuti.
Che previsioni ci sono per il futuro del settore immobiliare? Sicuramente qualcosa è destinato a muoversi, soprattutto se le banche riprenderanno a concedere credito. Gli italiani hanno sempre dato molta importanza alla casa di proprietà e basterebbe un piccolo ma importante segnale dagli istituti di credito perché riprendano ad investire nel mattone.