Un Patto "salva mutui" in duplice versione e una misura ad hoc studiata per sostenere le giovani coppie nell'acquisto della prima casa. Sono queste le iniziative che Regione Lombardia ha recentemente messo in campo per aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica con l' acquisto o l'affitto di un alloggio: iniziative che sono state presentate a Bergamo dall'assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti.
A fronte del difficile momento economico e dei problemi delle famiglie a comprare una casa, la risposta della Regione si articola in un duplice accordo sottoscritto rispettivamente con Banca Intesa e UniCredit. Con Banca Intesa c'è la possibilità di sospendere o rimodulare il mutuo, senza dover lasciare l'alloggio. L'accordo con Unicredit, invece, permette, a chi ha stipulato il mutuo con le società del gruppo e si trova in momentanea difficoltà, di vendere il proprio alloggio a UniCredit Credit Management Immobiliare, saldare il debito residuo con i proventi della vendita e, contemporaneamente, stipulare un contratto di locazione a un canone sostenibile, con la possibilità di successivo riacquisto dell'alloggio, una volta superate le difficoltà economiche e finanziarie.
Altro tema delicato è quello delle giovani coppie. Per loro, Regione Lombardia ha pensato uno specifico sostegno sancito in un'intesa con Abi che prevede l'abbattimento del tasso di interesse del mutuo del 2 per cento per i primi 5 anni, quelli solitamente più critici. Ne possono beneficiare coloro che si sono sposati, o intendono farlo, nel periodo 1 giugno 2012-31 maggio 2013 e acquistano la prima casa (prezzo massimo 280.000 euro), stipulando un mutuo di durata non inferiore a 20 anni con una Banca convenzionata con Finlombarda SpA.
"Il mondo dell'abitare - ha commentato l'assessore Zambetti - anche in considerazione della crescente difficoltà dei cittadini ad acquistare una casa, in particolar modo per chi è giovane o con un contratto di lavoro precario, ha visto crescere la domanda di alloggi in affitto e, purtroppo, anche gli sfratti che sono aumentati dai 4.666 del 2005 ai 12.511 del 2010. Numeri che ci hanno spinto a intervenire mettendo in campo, a partire dal 'Patto per la casa' sottoscritto a febbraio con una sessantina di realtà del territorio come enti locali, sindacati, associazioni di costruttori, proprietari e inquilini, una forte azione tesa ad attuare le soluzioni migliori per i bisogni dei cittadini".