Tra la Legge di Stabilità e il Decreto Imu, che contiene anche norme su mutui e affitti, il governo Letta e la maggioranza che lo sostiene si sono dati un gran da fare, ottenendo però risultati che, guardati nel loro complesso, risultano contraddittori. Non ci occupiamo qui nello specifico degli aspetti più problematici e criticati della Legge di Stabilità ma cerchiamo di fare un po' il punto della situazione per quel che riguarda diversi aspetti relativi all'abitazione e alle sue spese.
Partiamo con l'approvazione del DL Imu da parte della Camera dei Deputati, avvenuta la mattina di mercoledì 16 ottobre nel pieno baillame post Legge di Stabilità 2014: si tratta di un provvedimento i cui aspetti sono già noti da alcune settimane, in particolare quelli in riferimento al Piano Casa e che dovrà passare al Senato il 23 ottobre per l'approvazione finale (che sembra scontata e che non porterà, per questi elementi, ad alcuna modifica).
Ovviamente abolita l'Imu sull'abitazione principale (se non è immobile di pregio), mentre per le seconde case si specifica che entro il 9 dicembre i Comuni dovranno stabilire le aliquote definitive. Inoltre c'è la possibilità per i Comuni di equiparare alla "prima casa" le abitazioni date in comodato ai parenti di primo grado in linea retta che la utilizzano come abitazione principale.
Capitolo mutui e affitti: confermati gli incrementi di liquidità per il biennio 2014/15 per il Fondo di Solidarietà Sospensione Mutui, per il Fondo di Garanzia per mutui casa alle famiglie con figli minori, ai giovani, ai precari, per il Fondo Affitti per aiutare gli inquilini morosi incolpevoli. Meno tasse per i proprietari di case che affittano a canone concordato: l'aliquota per la cedolare secca per i contratti a canone concordato scende dal 19% al 15%.
Per quel riguarda invece gli interventi a garanzia dei mutui acquisto casa da parte della Cassa Depositi e Prestiti, vi consigliamo l'approfondimento Mutui agevolati in base alla classe energetica.
Ma passiamo ora alle note dolenti, che provengono dalla Legge di Stabilità approvata martedì 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri e che contiene vari tagli agli sgravi fiscali e l'introduzione della nuova tassa Trise, una spesa che come appara ormai chiaro andrà a redistribuire anche su chi vive in affitto buona parte dell'Imu sulla prima casa, abolita.
Sono parecchie le detrazioni fiscali che subiranno un taglio lineare dell'1%, scendendo dal 19% al 18% già per l'attuale periodo di imposta, dunque per la dichiarazione dei redditi che faremo nel 2014 in merito appunto a questo 2013, che poi scenderanno per l'anno seguente al 17%: tra di esse ci sono le detrazioni fiscali sugli interessi del mutuo casa.
Dunque da una parte si toglie e dall'altra si dà qualcosa: ci sarà da vedere se il bilancio per i cittadini, dal fronte casa, sarà positivo.