Il mercato immobiliare italiano negli ultimi anni non ha goduto di un bel periodo. Le banche hanno concesso sempre meno credito in cambio di molte garanzie e le famiglie italiane, colpite dalla morsa della crisi, hanno abbandonato l'idea di aprire mutui per l'acquisto della casa. Scegliere il miglior mutuo online a volte è stato utile per qualcuno ma non per tutti.
Confrontare le offerte di Cariparma con quelle di Barclays avrà aiutato qualche consumatore in difficoltà con la ricerca della migliore soluzione ma in generale, gli italiani, è da un po' di tempo che hanno allentato la presa sull'acquisto di un immobile.
Nonostante ciò, pare che il mercato immobiliare stia cominciando a dare segni di ripresa, timidi ma comunque positivi. È l'Istat a confermare che il calo delle compravendite sia diminuito e che si stia stabilizzando.
I dati dell'istituto ci dicono infatti che nel terzo trimestre 2013 il calo delle compravendite di immobili è arrivato al -4,8% che diventa un risultato positivo se lo si confronta al -5,1% nei primi nove mesi dell'anno. Nei prossimi giorni usciranno anche le stime sui prezzi ma intanto si ci accontenta di un miglioramento delle condizioni che vedeva nello stesso trimestre del 2012, un calo del 6,5%.
Sulla totalità degli scambi, il 93,4% ovvero 120.120, è stata relativa a immobili con finalità abitativa e accessori, mentre il 5,9% ha riguardato l'acquisto di immobili per scopi commerciali e lo 0,7% delle compravendite è stata di multiproprietà e immobili ad uso speciale.
A livello territoriale, però, l'Italia sembra non aver trovato ancora una sua omogeneità. Al nord est, per esempio, la variazione di percentuale è positiva sia sulla compravendita residenziale (+0,8%) che sul settore immobiliare in generale (+0,4%).
Questo, secondo quanto rileva l'Istat, "contribuisce ad attenuare la flessione complessiva a livello nazionale. Nei primi 9 mesi dell'anno, la stipula di convenzioni per le compravendite di unità immobiliari (424.343) mostra una attenuazione della flessione delle convenzioni rogate». Nei primi nove mesi del 2012 la variazione è stata del -21,4% mentre nei primi nove del 2013 è scesa al -7,3%.
Tra le regioni italiane, al centro c'è stato un recupero dello 0,9%, al nord est dell'1,3% e al sud e alle isole la variazione è stata negativa, in quanto si è registrato rispettivamente un-10,9% e un -5,9%.