Tempi duri per i mutui: lo dicono i dati Istat, che nel secondo trimestre del 2011 registrano un calo dell'8,1% delle richieste rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questa situazione negativa dei mutui riflette un momento negativo per il mercato immobiliare.
Secondo l'Istituto di statistica, la contrazione delle compravendite nel settore degli immobili è stata pari al -3,2% rispetto al 2010, con un numero complessivo di vendite che è stato di 219.905 immobili. Entrando più nel dettaglio, il 93,2% delle compravendite è riferito a immobili a uso abitativo, mentre solo il 5,9% è per uso economico. Nel confronto con lo stesso periodo del 2010 si è avuto quindi un calo generale in tutto il territorio del 3,1% per gli immobili a uso residenziale e del 2,5% per quelli a uso commerciale. Fanno eccezione le Isole, che hanno riportato in entrambi i casi degli aumenti: del 7,6% per le compravendite a uso residenziale e del 18,9% per quelle a uso economico. Il calo delle vendite nelle città è stato invece più contenuto e si attesta intorno al -1,8%, contro il -4,1% degli altri centri abitati.
In questo scenario di diminuzione delle vendite anche il settore dei mutui appare in discesa: in particolare segnalano un calo considerevole (-5,3%) i mutui legati alla costituzione di ipoteca immobiliare, che sono stati 118.834; anche i mutui non garantiti da ipoteca si sono ridotti del 12,3% con la sottoscrizione di 76.640 contratti. Come già visto per la situazione del mercato immobiliare, il settore dei mutui vede una crescita solo nelle Isole, che rappresentano un'eccezione rispetto alla situazione generale del Paese: in queste zone infatti si registra un aumento del 23,3% e più precisamente i mutui con ipoteca hanno visto una crescita del 19,3% e quelli senza ipoteca del 29,9%. Nelle città metropolitane, invece, si è avuta sì una diminuzione dell'11,6% per i mutui senza ipoteca e del -4,3% per quelli con ipoteca, ma la contrazione è stata comunque inferiore a quella degli alti centri abitati (rispettivamente, -12,7% e -6,0%).
La diminuzione della richiesta di mutui può essere dovuta a diversi fattori, come la sempre minor disponibilità di liquidità e le garanzie sempre più restrittive richieste dalle banche per la concessione di prestiti ipotecari, che possono anche scoraggiare chi vuole comprare casa in questo periodo. Ciò che è certo è che il calo congiunto che si registra nei due settori, quello immobiliare e quello dei mutui, mostra che gli italiani hanno sempre maggiore difficoltà a impegnarsi nell'acquisto di case e nel pagamento delle rate del mutuo. Nonostante ciò l'Abi ha comunque segnalato un trend positivo, anche se rallentato, dei finanziamenti alle famiglie nel terzo trimestre 2011.
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