Il nuovo indicatore Isee rischia di vedere peggiorato, per molte famiglie italiane, il proprio stato nei confronti del Fisco. Il nuovo calcolo porta delle sostanziali differenze soprattutto sul fronte patrimoniale, mentre le famiglie con figli piccoli traggono le condizioni più favorevoli.
Cosa pesa di più sul nuovo calcolo del riccometro? Per capire questo dobbiamo prima capire cos'è il risultato che deriva dal calcolo dell'Isee. Si tratta di un valore assoluto, dato dalla somma dei propri redditi e dal 20% del proprio patrimonio mobiliare e immobiliare. Nel calcolo vengono presi in considerazione tutti i componenti del nucleo familiare.
La novità sostanziale del nuovo indicatore Isee è che, a differenza del vecchio calcolo nel quale veniva presa in considerazione la condizione familiare dell'anno precedente, nel nuovo calcolo si può fare riferimento al reddito dell'anno in corso. Il vantaggio, in questo caso, è tangibile per chi ha perso il lavoro negli ultimi mesi.
Per quanto riguarda il peso della casa sul calcolo dell'indicatore Isee bisogna fare una distinzione tra immobili gravati da mutui o meno. Nel primo caso si riscontrano le condizioni più favorevoli, a patto che il valore Imu della casa non superi i 240mila euro. In mancanza di mutuo, invece, il calcolo si fa meno vantaggioso rispetto al vecchio Isee.
Prima dell'entrata in vigore della nuova modalità di calcolo, al valore dell'immobile veniva scontata una franchigia pari a 51.646. Sulla somma residua veniva calcolata una percentuale del 20%. Ora, invece, il valore dell'immobile viene ridotto solo di un terzo e la franchigia varia in base al numero di componenti del nucleo familiare.
Discorso a parte è riservato per il patrimonio finanziario, che nel nuovo calcolo va a gravare ulteriormente. La vecchia franchigia, che veniva calcolata sulla ricchezza patrimoniale (Bot, conto corrente, obbligazioni, buoni fruttiferi, fondi di investimento, certificati di deposito, ecc), è stata sostituita da uno sconto di base pari a 6mila euro, aumentabile fino a 10mila euro in base al numero dei componenti del nucleo familiare.
Come si legge su economia.panorama, a trarre maggiori vantaggi dal calcolo del nuovo indicatore Isee sono soprattutto le famiglie con bambini piccoli. Le modifiche, infatti, hanno portato all'introduzione di una maggiorazione crescente a partire dal terzo figlio fino al quinto figlio.