Se stai pensando di accendere un mutuo sappi che dovrai considerare molti aspetti, primi fra tutti i tassi di interesse, che potranno essere fissi o variabili. Sebbene la situazione attuale sembri giocare a favore della formula a tasso variabile, sono ancora molti i risparmiatori che preferiscono la stabilità del tasso fisso che permette di pagare una rata dallo stesso importo per tutta la durata del mutuo.
Anche in questi casi le banche attuano delle strategie difensive, ovvero che possono tutelare gli interessi dell’istituto di credito nel caso in cui, delle improvvise variazioni del mercato, rendano il costo del denaro superiore all’importo della rata pagata dall’intestatario del mutuo. In questi casi si ricorre all’IRS che rappresenta un vero e proprio accordo, il cui valore varia a seconda del periodo in cui viene stipulato. In questo articolo troverai tutte le informazioni sul tasso di interesse e su come si calcola. Ecco tutti i dettagli.
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IRS 3 anni: di cosa si tratta esattamente?
Come dicevamo l’IRS è un indicatore da tenere in considerazione quando si sottoscrive un mutuo a tasso fisso. Il termine IRS, acronimo di Interest Rate Swap, assicura alla banca di recuperare la somma erogata e di contrastare eventuali variazioni del mercato e dello stesso istituto di credito. Con l’IRS la banca prenderà dal finanziamento il tasso IRS e aggiungerà uno spread. In questo modo il tasso fisso del mutuo sarà composto dal tasso IRS e dallo spread (cioè la quota aggiunta dalla banca). La durata dell’IRS sarà pari alla durata del contratto di mutuo.
Occorre specificare che questo valore cambia in relazione al periodo storico in cui si accende un mutuo ed è possibile incappare in IRS 1y (un anno), IRS 2y (due anni) e così via. IRS 3 anni è evidentemente quello legato a tre anni. Ma cosa determina l’IRS? Le quotazioni dell’IRS sono strettamente correlate ai mercati dei tassi a lungo termine.
L’andamento coincide con quello degli investimenti obbligazionari di pari durata.
Il tutto si muove secondo la logica “più è lungo il periodo a tasso fisso, più alto sarà il relativo interesse”. Bisogna però prestare particolare attenzione l’andamento dell’IRS in riferimento ad epoche di forte instabilità. Essendo il tasso fisso di un mutuo definito il giorno della stipula, è buona norma tenere sotto controllo il livello del tasso IRS di riferimento.