Tra le ipotesi di riforma dell'Imu ci sono la cancellazione dell'acconto di giugno che dunque verrebbe fatto slittare a dicembre, ed in più l'applicazione di una maxi-franchigia per l'abitazione principale pari 600 euro che di fatto esenterebbe l'80% dei contribuenti: di conseguenza solo una piccola parte di contribuenti che non paga l'acconto a giugno dovranno poi pagare a dicembre.
Il Governo vuole arrivare ad una riforma complessiva della tassazione sugli immobili entro Ferragosto con uno novità che ne rivoluzionerebbe completamente l'assetto complessivo: i Comuni dal 2014 gestirebbero non solo gli incassi, ma anche l'imposta municipale sugli immobili. Inoltre, l'Esecutivo sta pensando di introdurre la service tax, la tassa sui servizi in grado di accorpare in un unico prelievo la tassazione sugli immobili, rifiuti e servizi comunali ( marciapiedi, illuminazione…).
E' chiaro che il Governo dovrà trovare le risorse per finanziare questa riforma dell'Imu con tagli alla spesa e si parla di 4,8 miliardi di euro di buco che dovranno essere coperti.
Quindi, per maggiore chiarezza, questa Riforma dell'Imu comporterebbe per i contribuenti la definitiva cancellazione della prima rata di giugno sull'abitazione principale e versare solo una parte ridotta dell'imposta dovuta per il 2013.
C'è poi anche in progetto una revisione dell'Imu pagata oggi dalle aziende, anche in relazione alla nuova tassa sui rifiuti: in sostanza si vorrebbe dedurre l'Imu dal reddito d'impresa. Difficile che tale deducibilità sia estesa all'Irap come chiedono le associazioni di categoria.