Per tutti gli italiani schiacciati dal peso di tasse e mutui, è in arrivo una buona notizia. Il Governo infatti, riprendendo quanto già fatto nel 2009 (anche se con alcune sostanziali differenze), all'interno del decreto anti crisi, ha nuovamente introdotto la detrazione fiscale nella misura del 50% sul valore di mobili acquistati per unità abitative ristrutturate (nel 2009 la percentuale di detrazione prevista era solamente del 20%). Un incentivo da sfruttare per chiunque voglia riarredare casa.
Il tetto limite sul quale richiedere l'agevolazione è stato fissato a 10 mila euro di spesa e la detrazione spettante dovrà essere ripartita in dieci anni. Conti alla mano quindi, ogni soggetto interessato ad usufruire della detrazione, farà entrare nelle proprie tasche al massimo 500 euro all'anno). Ovviamente, condizione essenziale per poter beneficiare dell'agevolazione è che gli arredi acquistati siano destinati ad unità abitative ristrutturate, il che esclude pc, apparecchi televisivi ed elettrodomestici.
Tuttavia, come spesso accade, vi sono alcuni dubbi che l'introduzione del provvedimento ancora non ha spiegato in maniera esplicita. Tra gli addetti ai lavori infatti, ci si interroga sulla possibilità che la detrazione possa essere applicata anche agli elettrodomestici da incasso e soprattutto se l'agevolazione riguardi anche lavori di ristrutturazione iniziati ma ancora non ultimati (ad esempio lavori di ristrutturazione iniziati prima del giugno 2012, quando la detrazione era prevista in percentuale inferiore).
Per beneficiare della detrazione, occorre accettare alcune semplici condizioni: pagamento effettuato tramite bonifico bancario dal quale risulti la causale del versamento, codice fiscale del soggetto pagatore nonché codice fiscale del beneficiario.