Il Governo ha deciso di intervenire sulle imposte sulla casa modificando tutta la normativa Imu e Tares (imposta su rifiuti e servizi che sostituisce Tia e Tarsu). In pratica, se il Governo non rivede l'attuale sistema di imposte, la rata di giugno sulla prima casa sarebbe solo rimandata a dopo l'estate.
Le case che comunque dovranno pagare l'Imu a giugno sono quelle accatastate come A1 (abitazioni signorili) A8 (ville) e A9 (castelli). Bisogna controllare la propria classe catastale (indicata nel rogito) e verificare tramite il proprio comune quali situazioni vengono equiparate all'abitazione principale e quindi non versano l'imposta a giugno.
Se si è già presentato il modello 730 ed inserito l'Imu a compensazione con un credito Irpef bisogna farsi ristampare il modello.
Per le seconde case invece, niente sospensione. I proprietari dovranno continuare a pagare l'Imu come nel 2012. L'unica novità è l'eliminazione del versamento allo Stato: il versamento dell'imposta sarà interamente al comune. A giugno si ha la possibilità di versare tutta l'Imu dovuta per l'intero anno. Per poterlo fare il proprio comune deve aver già deliberato le aliquote valide per il 2013, altrimenti utilizza quelle dello scorso anno e a dicembre ci sarà il conguaglio con le nuove aliquote o con le nuove regole stabilite dallo Stato con la riforma.
L'incertezza normativa impone prudenza, come suggerito da Altroconsumo, meglio pagare il dovuto entro giugno e vedere cosa succederà prima di pagare e dover chiedere il rimborso.