Il mercato immobiliare e quello dei mutui casa sono in grave difficoltà, come andiamo ripetendo ormai troppo spesso in questi anni di forte crisi economica: il credit crunch rende le erogazioni di mutui decisamente asfittica, i prezzi degli immobili sono crollati e le compravendite latitano; ecco perché c'è un Piano Casa nei programmi del governo Letta, che come già detto in Il Piano Casa del governo, cercherà di ridare slancio non solo agli acquisti e ai mutui ma anche agli affitti di case ad uso abitativo (si dovrebbe dire in questi casi "locazione", ma nel linguaggio comune si tende appunto ad usare "affitto"): lo scorso anno si è registrato un crollo del 30% dei contratti e gli intestatari hanno sborsato oltre i 50 miliardi di tasse sulla casa.
Il Piano Casa, secondo il programmato calendario politico post-vacanze, dovrebbe cominciare ad essere discusso dal 28 agosto e per quel che riguarda gli affitti le ipotesi di intervento sul tavolo del governo e delle varie commissioni parlamentari sono due, più un terzo intervento che legherà Imu e affitto.
La due ipotesi per una riforma del settore affitti casa sono relative all'aspetto fiscale, così da togliere un po' il peso che grava su chi è proprietario di case date in locazione: si pensa appunto ad una deduzione fiscale del 15% per i redditi derivanti da affitti che la Riforma Fornero ha abbassato al 5%, ed alla semplificazione della cedolare secca che potrebbe venire applicata solo al 70% dell'imponibile.
Il terzo punto del Piano Casa che andrebbe a toccare il settore degli affitti è relativo all'Imu, ormai vero snodo dell'azione del governo Letta: se ci sono le ipotesi di eliminarla per l'abitazione principale, di accorparla alla Tares ed eventualmente di farla pagare proprio agli affittuari (locatari: cioè chi vive in una casa in affitto), c'è ora anche quella di fissare l'aliquota Imu per case in affitto allo 0,4%.
Chiaramente lo scopo di far pagare meno tasse ai proprietari di casa è collegato alla volontà di rilancio degli affitti, così da venire in aiuto anche alle famiglie che sono sempre più in difficoltà per tutto ciò che riguarda l'abitazione, non solo nel domandare o pagare il mutuo.