Incertezza sociale ed economica sono i fattori che più in assoluto frenano il mercato dei mutui, soprattutto in questo periodo in cui c'è stata l'introduzione dell'Imu.
Siamo arrivati al quinto anno consecutivo di calo delle transazioni immobiliari, con un clima generale che è molto distante da quello che c'era nel 2006. Complici anche le esternazioni del Presidente del Consiglio Monti e del Ministro del Lavoro Fornero che hanno sostenuto gli investimenti finanziari anziché quelli immobiliari, dichiarando come oggi sia un brutto momento per acquistare casa.
È vero che i mutui sono in calo, ma il settore non è del tutto in crisi, tant'è che nel secondo semestre del 2012 se ne sono stipulati 70.000 in totale. Gli esperti del settore sono concordi nell'affermare che chi vuole acquistare un immobile potrebbe aspettare di vedere come si muoveranno gli Istituti di credito nella primavera del 2013, momento dell'anno in cui gli fanno a gara per presentare il prodotto finanziario migliore per investire nel mattone: per esempio, nel 2012 Cariparma e Intesa Sanpaolo hanno messo in vetrina mutui con spread inferiori al 3%.
Con l'arrivo della fine dell'anno, la maggior parte delle banche decidono la nuova politica dei prestiti che proporranno nel 2013: la speranza, per i tanti aspiranti mutuatari, è che si muova qualcosa, ovvero che le banche diminuiscano lo spread, andando incontro ai tanti italiani che vorrebbero una casa tutta loro, sia per quanto riguarda il tasso fisso (oggi non conveniente) che su quello variabile (oggi più competitivo).