Venti di cambiamenti per i mutui fondiari e le relative ipoteche. A stabilirlo è il Tribunale della città lagunare nel decreto depositato il 26 luglio 2012, ed emesso a seguito dell'opposizione - allo stato passivo - proposta dalla banca erogatrice di un mutuo fondiario contro la mancata ammissione del suo credito allo stato passivo con il privilegio ipotecario. Ma andiamo nello specifico e vediamo di cosa di tratta.
Cos'è un mutuo fondiario? È un particolare tipo di Mutuo Immobiliare con determinate caratteristiche di durata (superiore a 18 mesi) e rapporto tra somma mutuata e valore della garanzia (ipoteca non superiore all'80% del valore dell'immobile).
E in pratica cos'è? È un mutuo a medio/lungo termine che viene concesso dalla banca per acquistare un immobile già finito o in costruzione e quasi completato.
Che differenza c'è con quello edilizio? Il mutuo fondiario, a differenza del mutuo edilizio, viene erogato in un'unica soluzione, per un importo non superiore all'80% del valore immobiliare. La garanzia è costituita da un'ipoteca di primo grado sull'immobile. Il mutuo fondiario viene erogato per un immobile già costruito, quello edilizio viene concesso alle aziende edili per costruire immobili.
Qual è la legge che regola questo mutuo? Ai sensi dell'articolo 38 del Testo unico bancario, per aversi credito fondiario occorre che il finanziamento sia contenuto entro un certo limite di importo, stabilito dalla Banca d'Italia. Con deliberazione del Cicr del 22 aprile 1995, è stato sancito che l'ammontare massimo dei finanziamenti di credito fondiario è pari all'80% del valore dei beni ipotecati o del costo delle opere da eseguire sugli stessi; e che tale percentuale può essere elevata fino al 100% solo qualora vengano prestate garanzie integrative rappresentate, ad esempio, da fidejussioni bancarie e assicurative o da polizze di compagnie di assicurazione.
Quindi qual è la notizia in merito? Se viene contratto un mutuo fondiario, quindi per l'acquisto di una casa, e la percentuale dell'ipoteca di un bene per accendere un mutuo è superiore dell'80%, diventa automaticamente nullo.
E quindi che succede al credito disposto dalla banca? Diventa chirografato - significa che proviene da un documento firmato - e quindi non è assistito da alcun tipo di garanzia reale (pegno e ipoteca) o personale (fideiussione, anticresi). Quindi sarebbe da qualificare come chirografario il credito della banca finanziatrice nella procedura esecutiva cui è sottoposto il proprietario del bene "ipotecato".
Chi ci perde in questo caso? Chiaramente la banca perché non può più avvalersi del beneficio dell'ipoteca e vedrebbe il proprio credito tramutato in chirografato, quindi correrebbe il rischio di erogare un prestito con il rischio che il cliente fallisca la restituzione dell'importo senza alcuna garanzia.