Notizie confortanti arrivano per i
mutui casa: non pagano lo scotto della crisi mondiale e quella greca in Europa. Significativo è l'andamento del principale indice per i
mutui casa a
tasso variabile, l'
Euribor è rimasto fermo a valori di molto inferiori a quello del costo del denaro, diversamente da cosa successe con la crisi dei
mutui casa negli Usa.
L'indice variabile dei
mutui casa, l'
Euribor salì del 5%, conseguentemente ne risentirono soprattutto le rate dei
muti casa in Italia che lievitarono sensibilmente. Se nel 2008 i dati delle sottoscrizioni dei
mutui casa a tasso variabile hanno raggiunto dati poco confortanti, a marzo 2010 si è registrata una forte inversione di tendenza con l'85% delle famiglie che hanno scelto la formula variabile. Infatti l'
Eurirs, il principale indice dei
mutui casa a tasso fisso, ha fatto registrare un aumento dal 3% al 5%.
I mutui casa a tassi fissi nel nostro Paese, comunque,rimangono tra i più alti d'Europa. Inoltre coerentemente alla nuova politica di Eurolandia e della Bce di rialzo del costo del denaro, possibilmente già nel settembre prossimo, potrebbe esserci un aumento dell'indice Euribor, mai così basso, e dell'importo delle rate dei mutui casa. Quindi si prevede un rialzo delle rate dei mutui casa a tasso variabile pari al 1% entro i prossimi due anni.
Per la scelta del
miglior mutuo casa è sempre bene effettuare un approfondito confronto tra le offerte presenti sul mercato, soprattutto considerando la possibile variabilità dei tassi negli anni a venire.
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