Nessuna penale per estinzione anticipata mutuo. In scia al polverone alzato dalle associazioni dei consumatori sull’ipotetico ritorno nel 2016 delle commissioni per chi estinguesse in anticipo il mutuo con la banca, la conferma arriva dalla direttiva europea 17/2014 che sarà recepita entro il 21 marzo 2016.
Il disegno di legge di delegazione europea 2015 che recepisce sette direttive comunitarie oltre a quella relativa ai mutui, ha appena ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri, dopo l’ok della Conferenza Stato-Regioni.
Estinzione anticipata mutuo, tutte le novità della direttiva
Nel dettaglio la direttiva sui mutui, oltre alla possibilità per il consumatore di estinguere il mutuo in anticipo senza alcun onere, commissione o indennità mette nero su bianco molte novità in materia.
Secondo quanto emerso, infatti, innanzitutto sarà introdotto un metodo standard per la valutazione degli immobili da stimare al fine della concessione del mutuo. La ratio mira a evitare sperequazioni e discrezionalità sulla concessione del credito ipotecario; il monitoraggio sarà affidato all’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
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Inoltre, al consulente finanziario sarà imposto di comunicare all’acquirente tutti i rischi correlati all’accensione del mutuo, la sostenibilità delle rate, e sarà vietato di corrispondere commissioni agli intermediari per i servizi di consulenza.
L’articolo 12 del disegno di legge di delegazione europea concede altresì una specie di “pausa di riflessione” della durata di sette giorni al mutuatario che potrà analizzare con cura le offerte presenti sul mercato ed effettuare le dovute comparazioni prima di procedere alla firma del contratto. Stessa pausa sarà concessa sette giorni prima della scadenza del contratto.
Secondo l’art. 28 gli istituti bancari, prima di avviare le procedure di escussione della garanzia, dovranno concedere un ragionevole termine di tolleranza ai mutuatari che presentano difficoltà nel rimborso del credito concesso.
Oltre l’estinzione anticipata mutuo, le sette direttive
Oltre alla direttiva sui mutui, nello specifico, il governo dovrà recepire la direttiva 2015/637 che punta ad agevolare la tutela consolare dei cittadini dell’Unione Europea quando si trovano in un Paese in cui lo Stato di cittadinanza non dispone di un'ambasciata o di un consolato; la 2015/849 relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi provenienti dalle attività criminose e di finanziamento del terrorismo. E ancora ci sono la riduzione dell’utilizzo di borse in plastica, i diritti d’autore e sulle opere musicali; l’impegno all’attuazione dei regolamenti europei tra cui quello che presume la reintroduzione dell’indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento in cui si producono e si confezionano le etichette dei prodotti alimentari.