I dati più recenti sulle erogazioni di mutui casa indicano finalmente qualcosa di positivo, un cambiamento tendenziale che potrebbe essere l'inizio della ripresa del settore immobiliare, tra quelli principali per l'economia di un Paese e che in Italia risulta tra quelli più stagnanti degli ultimi anni. Vediamo dunque gli aggiornamenti diffusi dall'Istat e da Bankitalia.
Partiamo proprio con i dati dell'indagine sul credito bancario nell'area Euro, i cui numeri per l'Italia sono relativi alla partecipazione allo studio degli otto principali gruppi bancari del nostro Paese e che sono stati appena resi noti da Bankitalia: per quel che riguarda il terzo trimestre del 2013 si nota l'annullamento delle restrizioni alle condizioni di offerta dei mutui acquisto casa dedicati alle famiglie ed ai privati consumatori in genere (per prudenza però pensiamo si dovrebbe dire "allentamento delle restrizioni").
Anche se la domanda è rimasta debole, le attese sono per un aumento delle politiche di offerta da parte delle banche, tanto che per il quarto trimestre 2013, quello in corso, le prospettive sono per una crescita delle domande di mutui casa, evento che non si verifica dall'ormai lontano 2010.
Passiamo ora ai dati Istat sulle erogazioni dei mutui, diffusi in questa mattinata del 30 ottobre, i quali sono relativi ai primi sei mesi dell'anno in corso. Rispetto allo stesso periodo del 2012 la diminuzione è stata del 4,3%: un dato sì negativo ma che è comunque inferiore ai cali dei periodi passati, dunque analizzato in prospettiva e assieme a quelli diffusi dalla Banca d'Italia può essere letto in una luce più ottimistica.
Infatti se nel primo trimestre 2013 il calo è stato del 6,3%, poi nel secondo è stato "solo" del 2,4%, con però degli incrementi pari al 2,6% nel Nord Est e allo 0,2% nel Centro Italia.
Tenuto conto che ci sono interventi mirati al settore mutui nell'ambito del Piano Casa del governo Letta (cfr ad esempio: Mutui agevolati dalla CDP), si può ben sperare.