Tutti noi sappiamo che negli ultimi tempi ottenere un prestito è più complicato rispetto a qualche anno fa. Eppure un'indagine del CRIF ha evidenziato che nel 2012, confronto al 2011, è più facile attingere a un mutuo o un prestito in alcune regioni rispetto ad altre.
I mutui più ''semplici'' da ottenere appartengono alle banche collocate in tre particolari regioni: in Valle d'Aosta, Trentino e Friuli Venezia Giulia. Volendo stilare una classifica dei territori: la Valle d'Aosta si contraddistingue rispetto alle altre per avere una diminuzione più bassa nella concessione di mutui (-30%). A seguire quasi con le stesse percentuali: il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia.
Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto anche loro sotto la soglia del 40%. Più preoccupante la situazione nel meridione, dove è proibitivo ottenere un prestito dalle banche: Calabria (-47%), Campania (-45%), Puglia (-46%). La maglia nera è destinata alle Marche.
Ancora dall'indagine del CRIF è emerso che sempre più famiglie rinunciano a chiedere un finanziamento per l'acquisto di una casa, nonostante i prezzi vantaggiosi dovuti alla crisi immobiliare degli ultimi anni. In generale è anche più limitato l'ammontare intermedio del mutuo (131 mila euro, verso i 136 mila euro precedenti). Rimane invece pressoché immutata la data di scadenza tra i 25 e i 30 anni.
Simone Capecchi direttore sales e marketing di Crif ha dichiarato che il crollo della domanda è deducibile dalle difficoltà dipendenti dalla crisi, che costringe le famiglie a posticipare a periodi più propizi l'acquisto di un immobile, neppure dalla diminuzione dei prezzi delle abitazioni.
Infine, analizzando l'andamento dei prestiti personali si registra un calo da altre tipologie di prestiti e mutui. Ancora, solo in Valle d'Aosta si è osservata una oscillazione positiva al cospetto di tutte le altre regioni. Tra le aree dove la domanda scende e tocca le punte più alte: le Marche (9%) e Emilia Romagna (8%). Progredisce invece il trend positivo dei prestiti finalizzati in otto regioni con un massimo del 7% in Trentino Alto Adige e Veneto, a seguire: Basilicata, Campania, Marche, Molise, Puglia, Val d'Aosta. Fanalino di coda per Lazio -7% e Toscana -8%.