Se hai intenzione di acquistare una proprietà immobiliare proveniente da una donazione e, per farlo stai pensando di sottoscrivere un'offerta mutuo sulla casa per ottenere la liquidità necessaria per comprarla, è importante sapere che le banche tendono a concedere questo finanziamento solo in alcuni casi. Andiamo a vedere di seguito quali.
Mutuo su proprietà in donazione: quando richiederlo se il donante è deceduto
Nel caso tu abbia acquistato un immobile in donazione, è bene porre grande attenzione alle condizioni ed i rischi con i quali confrontarsi per quanto riguarda l'accensione di un mutuo sulla casa donata. In linea teorica, è possibile richiedere un mutuo su un immobile in donazione, tuttavia esistono specifiche circostanze in cui la banca non approva la richiesta.
Partiamo dalla situazione in cui la donazione proviene da un soggetto deceduto. In questo caso, un immobile donato potrebbe essere soggetto ad una revoca da parte degli eredi alla morte del donante, che per diritto di legittimità possono procedere alla revoca della donazione. Pertanto, una qualsiasi banca non accetta un'eventuale richiesta di mutuo su un immobile dopo il decesso del donante, a meno che i legittimi eredi non abbiano rinunciato ufficialmente alla proprietà dell'immobile. Oltre a questa circostanza, esiste un'altra possibilità con cui è possibile procedere ad una richiesta di mutuo su un immobile donato senza correre particolari rischi. Questa si concretizza nel caso in cui siano passati 20 anni dalla morte del donante, periodo entro il quale per legge decadono i diritti degli eventuali eredi. Se sono passati 20 anni dalla donazione, gli istituti di credito procederà alla concessione del finanziamento, sempre nel rispetto dei requisiti previsti da ciascun istituto in materia di mutui.
Trascorso questo arco temporale, infatti, la banca avrà la certezza che gli eredi non possono più richiedere la revoca della donazione.
In questi casi particolari di mutuo con donazione dell'immobile, gli istituti bancari prevedono delle polizze assicurative in aggiunta alla classica assicurazione mutuo casa obbligatoria. Queste polizze coprono i rischi che derivano dall'acquisto e dal mutuo di una proprietà di provenienza donativa. Tale assicurazione permetterà all'intestatario del mutuo e alla banca di ricevere un rimborso qualora gli eredi della casa donata dovessero muovere eventuali azioni giudiziarie.
DA LEGGERE: Mutuo negato: cosa fare in caso di rifiuto?
Mutuo su casa in donazione: come procedere se il donante è ancora in vita
Una soluzione relativamente più semplice si applica invece nel caso in cui il donante dell'immobile sia ancora in vita. In questo caso la banca può accordare regolarmente la richiesta di mutuo, tuttavia viene richiesto che il donante si ponga come garante e nello specifico come terzo ipotecario del contratto.
In questo modo la banca così come lo stesso acquirente, viene tutelata da eventuali azioni legali da parte degli eredi. In alternativa, è anche possibile per il donante prestare una fideiussione per far ottenere la medesima tutela alla banca e al destinatario della donazione e, di conseguenza, scoraggiando azioni giudiziarie da parte degli eredi per gli svantaggi in termini economici che ne deriverebbero.
Queste, in conclusioni, sono tutte le informazioni necessarie per richiedere un mutuo su un immobile concesso in donazione e sulle situazioni in cui questa possibilità è effettivamente attuabile.