Negli scorsi mesi abbiamo raccontato le novità del DDL Concorrenza sulla vendita degli immobili e sulla pratica di donare casa ai figli; acquistare una casa e intestarla ai propri figli come donazione potrebbe attivare i controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate nei confronti di genitori e figli: per questo motivo è doveroso conoscere la procedura da mettere in atto per poter effettuare tutto in maniera regolare e "alla luce del sole".
Donare casa ai figli senza subire sanzioni: come si fa?
Donare
casa figli significa sottoscrivere un contratto consensuale tra due
parti a carattere gratuito: come tutti i contratti ufficiali, anche
quello di donazione è soggetto al pagamento di imposte.
Quali sono le imposte da pagare per donare un immobile ai propri
figli?
Queste sono sostanzialmente 3:
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l'imposta di donazione: sarà calcolata sul valore venale del bene in comune commercio: questo valore dev'essere calcolato al momento della stipula dell'atto, in rispetto dell'articolo 14 del Decreto Legge 346/1990, moltiplicando il valore catastale del bene per i coefficienti indicati dalla legge (in caso di prima casa il valore è 110). Questo porterà a una valutazione automatica: il valore del bene in commercio non può essere modificato se risulta superiore a quello determinato automaticamente in questa maniera;
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l'imposta di trascrizione: consente la trascrizione dell'atto nei registri immobiliari;
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l'imposta catastale: consente la trascrizione dell'atto nei registri catastali.
I figli che ricevono una casa in dono, ovviamente risultano essere parenti in linea diretta: questo prevede un'aliquota di 1.000.000 milione di euro. Per donare la prima casa l'imposta di trascrizione sarà di 168 euro.
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Donare casa ai figli: come funzionano i controlli fiscali?
Per quanto riguarda i controlli fiscali attraverso lo strumento del redditometro, dobbiamo precisare che sussistono due situazioni:
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se i genitori hanno acquistato la casa per il figlio o hanno investito i soldi per l'acquisto, non avranno accertamenti su queste somme che, in sede di contraddittorio, interromperanno l'azione di verifica fiscale;
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se i genitori, invece, hanno deciso di accendere un mutuo per acquistare la casa, il contratto di mutuo servirà a dimostrare chi ha fornito il denaro.
Se volete acquistare casa ai vostri figli riflettete bene sulla scelta da fare: in caso dobbiate richiedere un mutuo, infatti, non potrete beneficiare della detrazione degli interessi passivi dal reddito perché destinati a finanziare l'acquisto di un'abitazione non principale.