Mutui, finanziamenti e obbligazioni: le ipotecarie immobiliari negli ultimi 6 mesi sono in calo del 41%, dello stesso andamento le compravendite a uso residenziale, che fanno segnare un nuovo e imponente crollo del 23,6%.
A comunicarlo è l'Istat, spiegando che gli acquisti sulle unità abitative (incluse le pertinenze), attività commerciale, uso speciale e multiproprietà, sono stati pari a 167.721, in diminuzione del 23,7% rispetto al 2008. Secondo l'istituto di statistica, il 93,3% delle convenzioni, circa (156.552) riguarda gli immobili a uso abitativo, e solo il 5,9% cioè (9.816) è stato destinato a uso economico e commerciale.
Considerando la stessa tipologia di destinazione d'uso, nel secondo trimestre del 2012 le compravendite, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sono diminuite rispettivamente del 23,6% e 24,8%, registrando una notevole variazione al ribasso se paragoniamo i dati a quelli del 2008. Analizzando le differenti aree geografiche Il trend negativo, travolge soprattutto il Nord e il Centro mostrando perdite peggiori rispettivamente con un -28,2% e un -29,6%, un po' meglio al Sud e nelle isole, dove si registra un -22%.
Corrono al ribasso anche i mutui, nel secondo trimestre 2012 sono stati 69.830, il 41% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando ne furono cocessi 188.834. A indossare la maglia nera, sono il sud e le isole (-58,3%), mentre il centro - nord si attesta al - 36%. Nel 2012 sono state 907mila le famiglie intenzionate a comprare casa (erano 1,4 milioni nel 2008), ma solo il 53,5% ha realizzato il sogno nel cassetto. Ad infrangere i desideri di milioni d'italiani è soprattutto l'incertezza lavorativa e le maggiori garanzie richieste dagli istituti di credito ai fini dell'erogazione.