A seguito delle modifiche al D.Lgs. n.141 del 13 agosto 2010, con cui viene introdotta la direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, nonché le modifiche del titolo V del testo unico bancario, per garantire maggiore trasparenza al settore finanziario. Nel mirino ci sono ancora una volta i mediatori creditizi e gli agenti immobiliari, a cui dal prossimo novembre sarà vietato suggerire mutui bancari oltre all'attività di mediazione immobiliare.
Un provvedimento che ha suscitato dure reazioni da parte della Fiaip (la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), secondo cui il correttivo al decreto potrebbe avere pesanti ricadute sul mercato immobiliare, che oggi rappresenta in Italia il 20% del Pil. "Interrompendo l'interdipendenza tra il settore creditizio e quello immobiliare - spiega Fiaip - si rischia di rallentare le compravendite nel nostro Paese, senza riuscire a tutelare l'articolazione dell'offerta creditizia per il consumatore e a stimolare la concorrenza tra gli operatori del credito in Italia".
Un rischio non indifferente se si considera la situazione in cui versa oggi il settore immobiliare in Italia. I primi otto mesi del 2012 hanno fatto registrare un calo drastico della richiesta di mutui e del numero complessivo di compravendite. Se si considera poi che di queste il 75% avviene in Italia attraverso l'accesso al credito, si avrà un quadro ancora più allarmante riguardo alla crisi del mercato creditizio e al clima di sfiducia che attraversa le famiglie italiane.