I bonus famiglia fanno parte di un progetto sociale del Governo italiano finalizzato a sostenere i cittadini in difficoltà. Come ben sanno tutti gli abitanti della penisola, d'altronde, in questi tempi di crisi non sempre è facile riuscire a sostenere tutte le spese relative a casa e utenze domestiche. E se mettendo i mutui dei diversi istituti di credito a confronto le famiglie riescono a individuare il finanziamento con la rateizzazione più comoda e il tasso di interesse più conveniente, la nascita di un bambino o un disastro ambientale possono comunque compromettere il risparmio.
Esistono proprio per questo delle agevolazioni predisposte dallo Stato, che sostengono i cittadini in caso di difficoltà o in situazioni precarie dal punto di vista economico. Per conoscerle, le famiglie possono rivolgersi alla rete e informarsi sul Fondo di garanzia destinato agli under 35, per esempio, o sugli indennizzi di disoccupazione o ancora sui prestiti ai lavoratori atipici e sulle agevolazioni rivolte alle famiglie numerose o in attesa di un bebè. Vediamo di seguito, quindi, alcuni bonus famiglia validi per tutto il 2015.
Le novità sui bonus famiglia 2015
Tra le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015, decreto 190/14 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si nota innanzitutto la reintroduzione del bonus bebè. Questo bonus famiglia consiste in un assegno per i nuovi nati e gli adottati nel triennio 2015-2017. Parallelamente si attende l'istituzione di un fondo di credito nuovi nati, già previsto nel 2014 ma non ancora operativo.
Altra novità è l'istituzione dei nuovi buoni acquisto per famiglie numerose. Questo fondo, che ammonta a 45 milioni di euro, è stato costituito per il sostegno dei nuclei famigliari con quattro o più figli che si ritrovino in una situazione economica precaria con ISEE 2015 non superiore agli 8.500 euro annui.
Previsto entro marzo, inoltre, un allungamento triennale, dal 2015 al 2017, della sospensione del mutuo e dei finanziamenti alle imprese relativamente alla quota capitale delle rate. Questa moratoria è destinata alle famiglie colpite da disoccupazione o dalla perdita del congiunto e alle piccole imprese in difficoltà e in assenza di debiti. Prorogata fino a fine 2015 anche la sospensione per i soggetti colpiti da disastri ambientali in Emilia Romagna e Veneto.
Per i lavoratori, diventa inoltre definitivo il premio di 80 euro in busta paga introdotto dal decreto legge 66/2014. Mentre è rifinanziata di 250 milioni di euro e allargata anche ai disoccupati la Social Card. L'importo, fino a un massimo di 404 euro in base alla composizione del nucleo familiare, si aggiunge all'indennizzo previsto dall'INPS, grazie a un versamento bimestrale
I bonus famiglia rifinanziati
Per quanto riguarda le agevolazioni sui mutui, rimane inalterato il Fondo di solidarietà per l'acquisto della prima casa, attivo dal 2010 e introdotto dalla Finanziaria 2008. Stesso corso per i fondi affitti, gestiti a livello regionale e locale e dedicati agli inquilini in difficoltà e morosi, e i bonus per le forniture energetiche di gas e elettricità.
Sempre in ambito mutui, si ricorda che non è più fruibile, già da marzo 2013, il Piano Famiglie dell'ABI. È attivo, però, da marzo 2014 il Plafond casa della stessa Associazione Bancaria Italiana in accordo con la Cassa depositi e prestiti. Questo bonus famiglia sostitutivo consiste in un fondo per i mutui le cui agevolazioni sono lasciate alle discrezione delle singole banche aderenti.
Abrogato a ottobre 2014 il passaggio dei crediti al nuovo Fondo mutui prima casa destinato alle coppie giovani, agli under 35 e alle famiglie monogenitoriali. La dote ammonta a 200 milioni di euro per ciascun anno di validità, 2014, 2015 e 2016, e sostiene le famiglie con una garanzia statale fino al 50% della quota capitale sui mutui ipotecari per l'acquisto, la ristrutturazione o l'efficientamento energetico della prima casa.
Tra i bonus famiglia, infine, è prevista l'assegnazione di fondi destinati allo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e dei fondi alimentari, come il Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti, per un ammontare complessivo di 112 milioni di euro.