E' possibile che ad aprile ci sarà un aumento dei tassi di interesse: la notizia è arrivata nei giorni scorsi dal presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, che ha presentato le nuove stime d'inflazione nell'area euro riviste al rialzo dagli economisti della BCE. Rispetto alle proiezioni di dicembre (che indicavano una "forchetta" compresa tra 1,3% e 2,3%), le nuove stime indicano ora un'inflazione per il 2011 tra il 2% e il 2,6%, per il 2012 fra l'1% e il 2,4% (contro 0,7%-2,3% di dicembre).
"Siamo in una posizione di forte vigilanza", ha spiegato Trichet parlando dei rischi di inflazione, motivati dall'aumento dei prezzi del carburante (oggi la benzina verde ha raggiunto il record storico di 1,560 euro al litro). La decisione definitiva sarà presa al prossimo consiglio direttivo della Bce, convocato a Francoforte il 6 e 7 aprile.
In seguito alle dichiarazioni di Trichet, Adusbef e Federconsumatori hanno lanciato un allarme per le famiglie che hanno sottoscritto mutui a tassi variabili: secondo le associazioni dei consumatori le famiglie potrebbero subire incrementi fino a 624 euro annui sulla rata. In realtà L'aumento delle rate probabilmente influenzerà chi ha attivato mutui a più lunga scadenza, le durate più brevi subiranno rincari meno sensibili. In realtà l'annuncio di Trichet ha influenzato anche l'Irs, l'indice di riferimento per i mutui a tasso fisso, portando per l'indice a 5 anni un aumento in poche ore dello 0,16% (rincari meno forti invece sulle altre durate, dello 0,08% per quelli a 25 e 30 anni).
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