Anche Bankitalia se n'è accorta: le banche non concedono mutui a giovani under 35 e lavoratori extracomunitari. In uno dei suoi cosiddetti occasional papers, l'Istituto di via Nazionale ha fotografato l'ennesima sfaccettatura della crisi economica.
Il quadriennio 2008-2011 ha registrato un calo generale nella concessione di mutui del 20% rispetto al periodo precedente (2004-2007). Come una matrioska, questo dato negativo ne contiene un altro: il totale degli under 35 che è riuscito a ottenere un finanziamento per l'acquisto della casa è sceso nello stesso arco di tempo del 30%.
La Banca d'Italia sottolinea come questa contrazione derivi anche dalla diminuzione delle richieste da parte della categoria, elemento già indicato dalle banche stesse. "La richiesta di mutui per l'acquisto di abitazioni da parte dei giovani con meno di 35 anni ha risentito degli effetti della crisi sul mercato del lavoro. La difficile congiuntura economica ha inciso in misura più forte su questa categoria di individui per i quali il tasso di disoccupazione è aumentato di 4,5 punti percentuali dal 2007 al 2010 (a fronte di un aumento di 2,3 punti percentuali per il complesso della popolazione). Tali difficoltà hanno reso i giovani maggiormente dipendenti dal punto di vista finanziario e hanno rafforzato la tendenza, già in atto da tempo, a ritardare l'uscita dalla famiglia di origine per costituirne una propria", si legge nel documento.
Morale della favola: gli under 35 si recano sempre meno in banca, perché sanno già che la loro richiesta verrà respinta. Ma c'è un'altra fetta della popolazione che ha risentito molto della "diffidenza" degli istituti di credito, ovvero i lavoratori extracomunitari. Erano l'8,2% dei richiedenti fra il 2004 e il 2007, adesso si sono praticamente dimezzati: solo il 4,5% dei mutui erogati è concesso a questa categoria.