Per comprare casa molte volte è necessario rivolgersi alle banche nella speranza di trovare un mutuo vantaggioso, altre volte basta capire come effettuare il calcolo della rata del mutuo per avere un'idea della fattibilità economica di un finanziamento ipotecario rispetto ad un altro.
Confrontare le offerte di mutui per la prima casa presenti nel mercato è sicuramente un buon metodo per avvicinarsi alla soluzione migliore per le proprie esigenze, ma molte volte nonostante tutte le precauzioni del caso, molte famiglie non riescono a completare il saldo del mutuo.
Anche a sostegno di queste categorie di consumatori è intervenuto il Governo che, ri-sollevata l'importanza del lavoro, ha per ora fatto luce sulla questione del mercato immobiliare, degli affitti e dei mutui.
Il Piano Casa era stato realizzato dal vecchio Governo Letta ed era stato gestito dal Ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi. Adesso è stato preso in mano dal nuovo Governo Renzi e come ha dichiarato lo stesso Ministro del Nuovo centro destra Alfano, «Porteremo in settimana il secondo Piano casa in Consiglio dei ministri al ministero ci abbiamo lavorato a lungo, confrontandoci con le Regioni e i Comuni. La casa è un'emergenza sociale che abbiamo subito assunto come priorità. Dai bonus ristrutturazioni ai mutui per l'acquisto, dai fondi per gli affitti sino all'housing sociale, abbiamo voluto affrontare il problema in modo completo e non con provvedimenti tampone».
La priorità infatti, è quella di rinnovare il mercato dell'affitto immobiliare e aiutare chi è in difficoltà con il mutuo per la casa o con il pagamento dell'affitto; dall'altro lato si cercherà di aiutare i proprietari degli immobili a proporli con canoni più ragionevoli.
Nel dettaglio si alleggerirà la "cedola secca" sugli affitti, ovvero quell'imposta forfettaria che va nelle tasche dei proprietari che decidono di concedere l'immobile ad un canone concordato. Col vecchio Governo i tagli alla cedola erano arrivati al 15%, adesso si prevede che subiranno un ulteriore riduzione del 5%, con la conseguenza che l'aliquota degli affitti a canone concordato passerà dal 15% al 10%.
Sono previsti anche dei rifinanziamenti dei fondi che sono stati creati per aiutare la cosiddetta "morosità incolpevole" ovvero chi non è riuscito a pagare l'affitto perché ha perso il lavoro: questi fondi, infatti, saranno "rimpolpati" fino a 300 milioni di euro.
Verrà rifinanziato anche il fondo per i mutui e ne verrà creato uno nuovo che prenderà il nome di "Plafond Casa" e che servirà a garanzia di quelle banche che concederanno il mutuo alle giovani coppie o alle famiglie numerose, o ancora ad un disabile.
Infine, è previsto anche un piano di recupero per l'edilizia popolare con annesse agevolazioni fiscali sui proprietari e sugli inquilini che potranno riscattare le case dove abitano.