D'ora in poi anche i lavoratori con un contratto a tempo determinato potranno ottenere le stesse agevolazioni concesse a quanti con un posto fisso tentano di acquistare una casa.
In risposta all'interrogazione parlamentare n. 5-08387 del 7 novembre 2012, l'Agenzia delle Entrate ha fornito un importante chiarimento in merito all'interpretazione di una delle condizioni alternative di accesso all'agevolazione prima casa.
Si tratta, in particolare, della condizione che prevede che l'immobile acquistato si debba trovare nel territorio del Comune in cui il contribuente svolge la propria attività, se diverso da quello in cui risiede.
A tal proposito, l'Agenzia ritiene che le agevolazioni prima casa (imposta di registro al 3% o Iva al 4%) possano essere applicate anche se l'acquirente è titolare di un contratto a tempo determinato, in quanto la norma, con il termine "attività", intende ogni tipo di attività, comprese quelle non caratterizzate da un rapporto stabile o non remunerate.