La cedolare secca è una tassa che sostituisce quelle che ad oggi il cittadino proprietario di case deve versare sulle locazioni. Si tratta però di un regime facoltativo che si applica in alternativa a quello ordinario.
A partire dal 2011 il locatore può decidere di pagare l'imposta facendo ricorso all'uso della cedolare secca, che sostituisce l'Irpef e le relative addizionali, l'imposta di registro e l'imposta di bollo. L'uso della cedolare secca per il canone di affitto di un immobile ha il vantaggio di evitare al contribuente il passaggio all'aliquota progressiva nella dichiarazione dei redditi Irpef.
Con il 2013 e a seguito della riforma Fornero per il contribuente è diventato più conveniente far ricorso alla cedolare secca per versare l'imposta dei canoni di affitto. In particolare la riforma del ministro Fornero ha modificato l'articolo 37 del Tuir, per la precisione il comma 4-bis. Tale modifica prevede che il reddito da tassare per gli immobili in locazione sia pari al maggiore tra la rendita catastale rivalutata e il canone di locazione ridotto forfettariamente del 5% e non più del 15% come previsto dalla normativa precedente.
In poche parole la somma che si va a tassare viene in questo modo maggiorata, comportando anche l'aumento dell'imposta Irpef da pagare sul canone di locazione a cui si va ad aggiungere, ove previste le addizionali regionali e comunali. Questa situazione rende più conveniente al contribuente che hanno immobili in affitto ricorrere alla cedolare secca in tal modo potranno sostituire l'imposta dell' Irpef.
Stando all'attuale regime fiscale l'opzione della cedolare secca deve essere indicata al momento della registrazione del contratto di affitto o della proroga di esso o in sede di rinnovo del pagamento dell'imposta di registro. Per attivare il regime della cedolare secca è necessario presentare il modello Siria o del modello 69, il mancato pagamento dell'imposta di registro e della spedizione della lettera raccomandata all'inquilino con cui si rinuncia agli aggiornamenti contrattuali.
Non è possibile avvalersi della cedolare secca dopo che il contratto è stato registrato. In questo caso se l'intenzione del contribuente è quella di adottare la cedolare secca potrà farlo soltanto a partire dall'annualità contrattuale successiva.