Dopo il Tribunale di Bari anche il Tribunale di Iarino ha accolto la richiesta di un consumatore che, difeso da un legale Adusbef, ha denunciato uno dei piani di rimborso più utilizzati dalle banche italiane.
Chi accende un mutuo di questa tipologia si trova a dover pagare delle rate costanti e composte da una parte di quota capitale che cresce progressivamente e da una parte di quota interessi che diminuisce al pagamento delle rate, calcolate con la formula dell'interesse composto, cioè attraverso il calcolo degli interessi sugli interessi.
C'è stato un lungo conflitto sull'anatocismo, ovvero il meccanismo per il quale i clienti pagano alla banca gli interessi sugli interessi, ma ora sembra che si sia arrivati ad un punto di svolta, dopo che due tribunali italiani hanno accolto le segnalazioni dell'associazione dei consumatori contro l'ammortamento alla francese.
Un mutuo ventennale di 100.000 euro, attraverso l'ammortamento alla francese, produce un indebito lucro di 75 euro mensili, pari ad una rata di 791 euro invece che 716 euro, il tutto con un equo rimborso di capitale ed interessi, cioè 900 euro l'anno, pari a 18.000 euro a fine estinzione del prestito. La battaglia di Adusbef dura già da parecchio nella difesa dei clienti dalle banche e dal tasso selvaggio che viene applicato e a volte le buone notizie arrivano, come nel caso delle sentenze di Bari e Iarino, ma l'associazione che difende i diritti dei consumatori è intenzionata a proseguire la sua battaglia pubblicando sul proprio sito un fac simile di diffida e messa in mora delle banche.